Cinque reti e cinque assist: sono queste le statistiche stagionali di Jari Vandeputte. L’esterno belga, è attualmente il miglior marcatore e miglior assistman della squadra di Vivarini, che sta sorprendendo la Serie B a suon di vittorie e belle prestazioni. Il classe 1996 è stato intervistato da Carlo Talarico per l’edizione odierna del “Corriere dello Sport-Stadio”:
Jari, a Catanzaro lei ha iniziato a giocare da interno di centrocampo, era settembre 2021… “La squadra non andava bene e dopo qualche partita mister Calabro mi cambiò mettendomi sulla fascia e da lì sono cambiate le cose anche per me”.
“Ringrazio molto Vivarini. Mi sono sempre impegnato al massimo in tutti i ruoli del centrocampo, ma il mister mi ha chiesto un gioco molto più offensivo, permettendomi di arrivare davanti alla porta, potendo fare anche l’ultimo passaggio. Grazie a lui i miei numeri sono cresciuti e insieme a lui c’è anche uno staff molto preparato che sa sempre cosa fare aiutando tutti noi”.
“Vivo sempre un buon momento, cerco di migliorare personalmente e con la squadra e le cose stanno riuscendo bene anche in una categoria superiore. Non sono un attaccante, sono nato centrocampista offensivo voglio continuare a farlo dando il mio contributo anche tramite gol e assist. Giocando così faccio anche la fase difensiva, c’è più campo da percorrere e a me piace molto”.
“Sono ambizioso. Il mio obiettivo sarebbe giocare in serie A. Lavorando duro potrei farcela. Arrivare nella mia nazionale poi è un sogno, non è facile perché ci sono tanti giocatori giovani e molto forti, ma mai dire mai, può succedere tutto, potrebbe essere più facile se arrivassi in A”.
“La mia miglior partita? Quella che farò… Comunque l’anno scorso nel derby in casa col Crotone feci due assist, quella finora la mia miglior partita, era molto sentita. Adesso Ascoli sarà una tappa molto impegnativa, complicata. Loro sono in un periodo negativo e cercheranno di uscirne, faranno di tutto per darci fastidio. Tutti vogliono vincere ma loro hanno maggiore pressione e questa sarà una difficoltà in più per noi. Serve la massima concentrazione per fare punti”.
“Con tutto il rispetto, noi giochiamo il calcio più bello e non mi vedrei altrove. Alcune cercano di giocare come noi, ma noi lo sappiamo fare in maniera diversa. Questa città e i suoi tifosi mi hanno accolto benissimo in un momento difficile della carriera, avverto continuamente il loro affetto che non avevo mai sentito in altre parti. Poi un bel clima e il mare, c’è tutto per stare bene e lavorare tranquillamente. Il nostro primo obiettivo stagionale? La salvezza, è la cosa più importante”.
Foto: US Catanzaro 1929