“Il mio Catanzaro tra Sarri e Cruijff”, titola il Guerin Sportivo nell’intervista a Vincenzo Vivarini, l’allenatore che ha guidato la squadra giallorossa al quinto posto in Serie B, a cinque giornate dal termine del campionato. Una vera e propria sorpresa in un torneo cadetto ricco di nomi blasonati e blasonate società.
Vivarini, abruzzese di Ari classe 1966, non è un nome nuovo nel panorama calcistico italiano. La sua gavetta lo ha visto protagonista in diverse categorie, dalla Serie D alla Serie A, passando per la Coppa Italia e i play-off di promozione. Esperienze che hanno forgiato un tecnico capace, pragmatico e con una spiccata filosofia di gioco.
Un calcio spettacolo che conquista
Al centro del suo credo calcistico c’è un concetto fondamentale: la bellezza. “La qualità indispensabile di ogni mia squadra è la bellezza”, afferma Vivarini con convinzione. “Ma tutto nasce dal progetto iniziale e dalla continuità”. Un calcio che vuole divertire, che punta sul possesso palla e sulla verticalità, senza mai rinunciare all’efficacia. “Cerchiamo in tutti i modi di perseguire questo scopo. Ovviamente i risultati contano, ma anche perdendo siamo sempre piaciuti ai tifosi”.
Un connubio perfetto con la città e la tifoseria
La forza del Catanzaro di Vivarini non risiede solo nel gioco espresso, ma anche nel connubio profondo con la città e la sua tifoseria. “La spinta dei nostri tifosi è stata determinante”, spiega il tecnico. “Qui si vive solo di calcio senza interruzione di continuità. Un aspetto decisivo, perché il connubio con la squadra ci ha consentito di vivere bene e di fare risultati insperabili”.
Un mosaico di influenze: da Sarri a Cruijff
Vivarini ha avuto la fortuna di lavorare con due grandi allenatori come Maurizio Sarri e Johan Cruijff, figure che hanno lasciato un segno indelebile nel suo percorso formativo. “Sarri è una persona eccezionale per intelligenza e per la capacità di insegnare calcio non solo ai giocatori, ma anche ai suoi collaboratori”, sottolinea Vivarini. “A Pescara abbiamo lavorato insieme. Ma ho preso tantissimo anche da Johan Cruijff. I suoi principi calcistici vivono anche nel nostro calcio oggi”.
L’obiettivo promozione e il futuro del calcio italiano
Il Catanzaro di Vivarini non si accontenta del quinto posto in classifica e guarda con ambizione alla promozione in Serie A. “Dobbiamo arrivarci nella migliore posizione possibile e giocarceli bene per cogliere questa enorme occasione”, afferma il tecnico con determinazione. “Il Parma è il grande favorito, poi Venezia, Cremonese e Como in lizza per il 2° posto. Noi possiamo essere l’ago della bilancia dovendole affrontare tutte”.
Oltre al sogno promozione, Vivarini ha a cuore il futuro del calcio italiano, un sistema che, a suo parere, necessita di riforme e di una maggiore attenzione alle categorie minori. “Il nostro calcio attraversa diverse latitudini e tocca tantissime città”, dice. “La Serie A ha gli occhi addosso di tutti. Ma in C esistono realtà di altissimo livello. Riforme non più rinviabili, ma sarebbe un errore ridimensionare questa categoria”.
Vivarini, un allenatore completo e ambizioso, rappresenta una ventata di aria fresca nel panorama calcistico italiano. La sua filosofia di gioco propositiva e coinvolgente, unita alla sua capacità di valorizzare i giovani talenti, lo rende un tecnico da tenere d’occhio in vista del futuro.
Foto: US Catanzaro 1929