Nell’ultima curva prima del gong del calciomercato (lunedì 1 settembre, ore 20.00), il Catanzaro ha messo a fuoco la priorità più urgente: un centravanti strutturato, capace di attaccare la profondità e di reggere l’urto di un campionato che vive di duelli e seconde palle. Il progetto tecnico di Alberto Aquilani — oggi codificato nel 4-2-3-1 — chiede un unico riferimento centrale: da qui la scelta di investire con decisione su un profilo che alzi impatto fisico e presenza in area. Con Tommaso Biasci in uscita e Pittarello alternativa di ruolo, il club vuole un titolare pronto all’uso.
Il primo della lista: Alessandro Gabrielloni (Como)
Il favorito — o, meglio, il profilo più desiderato per completezza e aderenza al bisogno — è Alessandro Gabrielloni. Carisma, gioco spalle alla porta, tagli sul primo palo e un bagaglio di lavoro “sporco” che manca oggi nell’organico giallorosso: sono queste le ragioni che lo hanno portato in cima alla short list. L’operazione non è semplice: il Como non apre al titolo definitivo, ma ragiona su un prestito. La posizione crea un cortocircuito di formula (il Catanzaro ragiona in ottica di centralità progettuale), ma non chiude la porta: si tratta su varianti come prestito oneroso con opzione (o condizioni legate a minuti/gol) e possibili bonus di valorizzazione. L’ingaggio è gestibile, la concorrenza non è morbida: proprio per questo la dirigenza ha già prontato piani B e C.
Le alternative che scaldano il mercato: Luca Moro e Gabriel Charpentier
Luca Moro è un nome destinato a incendiare la settimana finale. Classe 2001, fisico importante, attacco profondo e colpo di testa: è seguito con attenzione dalla Juve Stabia per l’attacco di Ignazio Abate, con Modena e Huesca alla finestra. Le due piste oggi più concrete per il suo futuro portano però proprio a Catanzaro e Monza. Per i giallorossi sarebbe un innesto coerente: centravanti che attacca lo spazio, utile sia a partita “aperta” sia per scardinare difese basse con presenza e volume d’area. Anche qui, la formula è la chiave: prestito con possibilità di riscatto è lo scenario più realistico.
Capitolo Gabriel Charpentier (Parma). Il ds Ciro Polito ha effettuato un sondaggio diretto per capirne margini, costi e formula: un passo esplorativo ma concreto. Il profilo è quello giusto per il 4-2-3-1 di Aquilani: fisicità, uscita diretta contro pressing, sponda pulita per gli esterni e attacco del primo palo. La storia recente dice che sa impattare anche da subentrante; resta la variabile continuità fisica da gestire con attenzione. Il Parma valuta: prestito con contributo d’ingaggio e opzione/obbligo condizionato sono le strade più praticabili; non si esclude, nelle ultimissime ore, una cessione definitiva se gli incastri di reparto lo suggerissero.
Perché serve un solo attaccante (e cosa cambierebbe per Aquilani)
Con il 4-2-3-1 il Catanzaro ha bisogno di un centravanti e di tante gambe attorno: trequarti e ali perimetrali che riempiano area e seconda palla. L’arrivo del “9” permetterebbe ad Iemmello di scegliere il piano-gara: regista offensivo tra le linee, seconda punta mobile o finalizzatore interno quando la gara chiama qualità più che duello. In ogni caso, il nuovo attaccante deve alzare l’asticella sui calci piazzati (offensivi e difensivi) e liberare il campo a chi viene in corsa, convertendo pareggi in vittorie sull’inerzia degli ultimi 20 minuti.
Gli incastri e la timeline
Mancano quattro giorni alla chiusura: la regola è non farsi trovare scoperti. Scenario A: si sblocca Gabrielloni con un compromesso sulla formula; Scenario B: si accelera su Moro o Charpentier, a seconda delle aperture dei club e della sostenibilità economica. In parallelo, la gestione dell’uscita di Biasci resta il grimaldello che libera slot e risorse. Il percorso — sondaggio mirato, rilancio rapido, clausole intelligenti — è tracciato. Ora serviranno lucidità e freddezza.
La sensazione è che il Catanzaro stia giocando la partita giusta: idee chiare sul profilo, flessibilità sulla formula e una mappa di alternative reale. Chiunque arrivi, il compito è uno: dare al progetto di Aquilani il peso specifico che trasforma una buona manovra in gol pesanti. E, con essi, la classifica.