Pigliacelli 6 – Prende due gol a difesa schierata con compagni di squadra assenti ingiustificati. In una situazione del genere, non possiamo incolparlo di nulla.
Bettella 4.5 – Alvarez dovrebbe essere controllato da lui, in teoria, ma in realtà segna con facilità irrisoria e senza nessun ostacolo. Per il resto, non ne azzecca una e per tutta la gara è sempre sul punto di capitolare. Al centro della difesa c’è una terra di nessuno e lui è l’inquilino più assenteista. (Dal 74’ Di Chiara s.v.).
Antonini 5 – L’azione del primo gol nasce da una sua respinta che finisce sui piedi di un avversario che crossa. Non proprio impeccabile. Fino a pochi giorni fa era l’unico a tenere a galla una difesa traballante. Oggi ha fallito anche lui.
Verrengia 5 – Inizia bene, ma poi Birindelli (autore del secondo gol monzese sul quale, alla fine scriveremo un capitolo a parte) fa tutto quello che vuole, non trovando mai opposizione ed entrando pericolosamente in area a ripetizione.
Cassandro 5 – Un solo giocatore biancorosso sconfigge il Catanzaro e si chiama Azzi. Lo dovrebbe controllare lui, ma la differenza di passo si vede chiaramente. Ma non è solo colpa di Cassandro, come più avanti andremo a specificare. Per il resto, è uno dei pochi a provare a tirare in porta. (Dal 62’ D’Alessandro 4 – Un ex calciatore, per quello che si è visto in campo. Viene inserito per tappare dei buchi, ma dalle sue parti l’avversario passa più veloce di prima. Si perde ovviamente Birindelli, che segna senza avversari).
Petriccione 5.5 – Ottimo nel primo tempo, nella ripresa si smarrisce del tutto ed anche lui naufraga nel disastro generale.
Pontisso 5 – Inizia bene, ma chiude la partita con una prestazione assolutamente mediocre. Mai visto così inerme in mezzo al campo.
Favasuli 5 – La spinta offensiva c’è, però mancano cross e azioni degne di questo nome. Un lavoro inutile, quindi. (Dall’85’ Pittarello s.v.).
Cisse 6.5 – Avrebbe meritato di più, ma dopo il gran gol che segna in avvio e qualche altra iniziativa valida, spreca un contropiede in maniera indecente. Dopodiché, si prende una pausa che dura sino al fischio finale. Era già in clima Under 21? Rimane la prodezza iniziale e la qualità in prospettiva, ma i segnali della ripresa fanno un po’ riflettere e ci si augura che siano del tutto episodici.
Oudin 4 – Dovrebbe portare qualità ed esperienza, ma in campo si è vista solo supponenza. E scusate la rima. Un altro assente ingiustificato. (Dal 74’ Di Francesco s.v.).
Iemmello 6 – Un assist di altissima classe, il suo. Cose del genere, chi ha una certa età le vedeva fare a Socrates e a Falcao. Poi non ha modo di creare altre magie, ma sicuramente non per colpa sua. Con una squadra dall’atteggiamento così indisponente in campo, sarebbe dura per tutti. (Dal 74’ Pandolfi 4.5 – Centravanti? Ma perché, c’era in campo? E detto questo, abbiamo detto tutto anche in questo caso).
Alberto Aquilani 4 – Un voto di stima, perché per quello che ha fatto e detto meriterebbe anche di meno. Una frase del dopo partita riassume tutto: “Azzi è stato devastante, perché ha un motore diverso dai nostri”. Una tale dichiarazione di resa incondizionata da parte di un allenatore capace di perdere una gara, sconfitto da un solo giocatore avversario e senza essere in grado di trovare contromisure, è assolutamente non degna dell’allenatore di una squadra di calcio di Serie B. La partita di oggi, la scarsità assoluta della maggior parte dei protagonisti in campo, che con un tecnico così indolente non potevano fare di meglio, lancia un forte e pericoloso campanello di allarme.
Si può anche perdere, ma non come oggi, quando si stava vincendo e con un po’ di determinazione si poteva anche portare a casa il risultato pieno. Vogliamo parlare inoltre dei subentrati? Perliamone, giusto per citare la supponenza e l’assenza di rispetto per la maglia che indossano con cui sono entrati in campo nella ripresa. Una partita del genere lascia molti dubbi sul lavoro di Aquilani. E ci fermiamo qui, nella valutazione, perché ci pare di aver detto – purtroppo – tutto il necessario.
Ma veniamo alla nota più clamorosa: il secondo gol monzese viene segnato da Birindelli, un calciatore che se il regolamento non venisse gettato via nella spazzatura a seconda dei casi, non avrebbe dovuto essere in campo già da diversi minuti. Vergognoso ed offensivo dell’intelligenza del pubblico e degli addetti ai lavori, è stato il comportamento dell’arbitro, Perri di Roma 1, oltre alla cecità altrettanto offensiva del VAR, Gualtieri di Asti. Anche a Monza si chiedono, ringraziando chi ha deciso di buttare nel cestino in regolamento, il motivo del perché Birindelli non sia stato espulso, sia pure dopo revisione dell’azione.
Ci sono errori, certo, ma qui si arriva all’indecenza palese ed evidente. Se dobbiamo lottare anche contro arbitri e VAR, che ce lo dicessero subito. Abbiamo già una squadra che inizia a mostrare delle pecche preoccupanti, non ci conforta per niente l’idea di doverci confrontare con una classe arbitrale che svolge il suo “lavoro” così, a seconda dei casi, senza alcuna logica, se non quella – lapalissiana – che mortifica l’intelligenza del pubblico e degli addetti ai lavori. Era impossibile non estrarre il cartellino rosso.