Catanzaro e l’intera comunità scientifica piangono la scomparsa di Giovanni Scambia, uno dei più grandi ginecologi oncologici del nostro tempo. Primario del reparto di Ginecologia Oncologica del Policlinico Agostino Gemelli e professore ordinario di Clinica ostetrica e ginecologica all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Scambia si è spento oggi all’età di 65 anni, dopo una breve e fulminante malattia.
Un luminare della medicina
Definirlo solo un luminare sarebbe riduttivo. Giovanni Scambia è stato un pioniere nella lotta contro i tumori ginecologici, dedicando la sua carriera alla ricerca, alla prevenzione e alla cura delle pazienti affette da patologie oncologiche. La sua empatia, unita alla straordinaria competenza, lo ha reso un punto di riferimento per migliaia di donne, che nelle sue mani hanno trovato speranza e sostegno.
Dalle origini calabresi ai vertici della medicina
Nato a Catanzaro il 24 dicembre 1959, Scambia ha seguito le orme del padre, stimato radiologo dell’ospedale Pugliese, dedicandosi fin da giovane agli studi medici. Laureatosi nel 1983, si è specializzato in Ginecologia e Ostetricia al Policlinico Gemelli, dove ha poi sviluppato la sua carriera accademica e clinica.
Dagli anni 2000 in poi, ha orientato il suo impegno professionale verso l’oncologia ginecologica, diventando un’autorità internazionale nel settore. È stato membro del consiglio direttivo del MITO (Multicenter Italian Trials in Ovarian Cancer) e presidente dell’ESGE (European Society for Gynaecological Endoscopy), contribuendo alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecniche per la diagnosi e il trattamento dei tumori femminili.
Un impegno costante nella prevenzione
Oltre alla carriera medica, Scambia ha sempre creduto nell’importanza della prevenzione. Ha partecipato attivamente a campagne di sensibilizzazione sui tumori ginecologici, promuovendo iniziative come la “Race for the Cure” e il docufilm Le radici del domani, con l’obiettivo di informare e aiutare le donne a prevenire patologie oncologiche.
Il dolore della comunità scientifica e politica
Il mondo medico e accademico ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Scambia. Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), ha dichiarato: “Era un punto di riferimento per la ginecologia oncologica in Italia e non solo. Sempre disponibile con pazienti e colleghi, con una grande passione per la ricerca.”
Anche le istituzioni politiche hanno voluto ricordarlo. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha affermato: “La sanità italiana perde un luminare dell’oncologia ginecologica, un medico che ha accompagnato tantissime donne nel loro percorso di sofferenza con grande competenza e umanità.”
Un legame profondo con la Calabria
Nonostante la carriera internazionale, Scambia è sempre rimasto profondamente legato alla sua terra d’origine. Ogni estate tornava in Calabria con la sua famiglia, mantenendo vivo il rapporto con la sua città natale e con gli amici d’infanzia.
Un’eredità che continuerà a vivere
Giovanni Scambia lascia un’eredità importante nel campo della medicina, con centinaia di pubblicazioni scientifiche e studi che continueranno a guidare la ginecologia oncologica. Ma soprattutto, lascia il ricordo di un uomo che ha dedicato la sua vita a migliorare quella degli altri.
Si è spento oggi, poco dopo le 14, a causa di un tumore pancreatico. Lascia la moglie Emma e la figlia Luisa.
Al dolore della famiglia si associa la nostra redazione, e in particolare il direttore Claudio Pileggi, suo amico d’infanzia, che lo ricorda con grande affetto.