Dopo la vittoria contro la Feralpisalo’, terza consecutiva, si era detto che le successive cinque gare, tutte molto impegnative, avrebbero detto la verità sulle reali potenzialità del nostro Catanzaro. Intanto, nelle prime due si sono ottenuti zero punti. A dirla così la realtà sembra tristemente negativa e allarmante. Ma se poi si va a rileggere nel dettaglio entrambe le partite si evince che il Catanzaro è vivo e vegeto e Como e Modena hanno vinto con più gol che tiri in porta. A Como solo a causa di un rigore letteralmente inventato a inizio gara e poi difeso dai padroni di casa con cattiveria e fallacci commessi sin dal limite dell’area avversaria. Con il Modena stesso atteggiamento ostruzionistico e falloso da parte degli ospiti, assistiti da tanta fortuna (vedi traversa di Ambrosino al 94′ e gol vittoria dei gialloblù emiliani sul capovolgimento di fronte) e, diciamolo, anche dal direttore di gara di turno che ha tollerato fin troppo il gioco duro degli ospiti, così come era avvenuto anche a Como. Ma ora occorre guardare avanti e rialzarsi sin da subito per restare agganciati alle primissime posizioni (in pochi giorni si è passati dal secondo al quinto posto). Fondamentale la gara di Venezia, ora secondo, ma anche le due successive contro Cosenza, al Ceravolo, e Palermo in trasferta. Non perdere la fiducia quindi, e restare consapevoli che il campionato del Catanzaro potrà essere disputato nella parte alta della classifica. Noi non vogliamo guardarci alle spalle, preferiamo restare ambizioni, consapevoli della nostra forza e continuiamo a guardare in alto. Ribadiamo: autostima ci vuole.
Foto: US Catanzaro 1929