La notizia è ora nero su bianco: l’US Catanzaro 1929 ha annunciato la cessione a titolo definitivo di Tommaso Biasciall’US Avellino 1912. Un comunicato asciutto, istituzionale, che racchiude però tutta la gratitudine di un club e di una città verso un attaccante capace di incidere in profondità sul percorso recente dei giallorossi. «La società giallorossa desidera ringraziare Tommaso per la professionalità, la serietà e l’impegno dimostrati in questi anni», si legge nella nota che ufficializza il trasferimento dell’attaccante toscano in Irpinia. Un passaggio di consegne atteso da giorni, ora formalizzato con l’ultimo atto burocratico.
Il comunicato e i dettagli dell’operazione
Il Catanzaro ha reso nota la cessione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive di Biasci all’Avellino. Nessuna cifra ufficiale, com’è prassi in operazioni tra club italiani; resta però il senso del messaggio: riconoscenza per un professionista esemplare e il miglior augurio per il prosieguo. Per i biancoverdi di Raffaele Biancolino si tratta di un innesto di peso specifico notevole in Serie B, funzionale a un reparto offensivo che aveva bisogno di profondità e gol.
Tre stagioni, gol e momenti-chiave: l’impronta giallorossa di Biasci
Arrivato in Calabria a stagione in corso, Biasci ha attraversato quattro annate che hanno accompagnato la crescita strutturale del Catanzaro: dalla rincorsa in Serie C alla promozione, fino al consolidamento in cadetteria. I numeri raccontano la sostanza: 136 presenze ufficiali e 44 reti complessive in giallorosso (considerando campionato, coppe e playoff), con il picco realizzativo nell’annata della vittoria del campionato di Serie C 2022-23, chiusa da Biasci con 19 gol in tutte le competizioni e 16 centri nel solo torneo regolare. In Serie B 2023-24 l’attaccante ha firmato 11 reti tra campionato e playoff, risultando spesso determinante per punti pesanti lungo l’arco della stagione. Sei invece i centri nell’ultima annata. Dati che fotografano un percorso da protagonista, con la consueta generosità nelle due fasi e un fiuto per la porta che lo ha reso riferimento costante dell’attacco giallorosso.
Cosa cambia per Aquilani e cosa guadagna l’Avellino
Per Alberto Aquilani l’uscita di Biasci ridisegna le gerarchie offensive del Catanzaro: meno densità in area, più minuti da ridistribuire tra i profili in rosa e la necessità di convertire in gol il patrimonio di gioco creato dal 4-2-3-1 (con variante 4-4-2) del tecnico. L’Avellino, invece, accoglie un attaccante duttile – seconda punta, nove “di movimento”, all’occorrenza esterno – che sa attaccare il primo palo, leggere la profondità e occupare l’area con tempi d’inserimento maturati negli anni. In una B che premia organizzazione e dettaglio, l’esperienza accumulata da Biasci a Catanzaro rappresenta un valore aggiunto immediato per i Lupi.
Un congedo sincero: grazie, Tommaso
Il saluto del club sintetizza bene lo stato d’animo della piazza: gratitudine per le serate in cui i suoi gol hanno acceso il “Ceravolo”, per la dedizione quotidiana e per l’immagine costruita dentro e fuori dal campo. Il calcio, però, vive di cicli: per Biasci si apre una nuova sfida in verdebianco, per il Catanzaro la responsabilità di capitalizzare una cessione importante continuando a crescere, nel segno di un progetto tecnico che negli ultimi anni ha saputo coniugare identità e risultati. Sta al campo, come sempre, l’ultima parola.