Di Gennaro 5 – Si disimpegna bene in tutte le altre occasioni, ma si fa colpevolmente sorprendere e letteralmente scavalcare dalla punizione di Gelli dove interviene chiaramente a vuoto e poteva fare molto di più, facendo sfumare per l’ennesima volta i playoff. Ma condivide le colpe con altri suoi compagni di manovra, che hanno sbagliato più di lui e per tutti i novanta minuti.
Scognamillo 5,5 – Ci mette tutto l’impegno e la consueta grinta, ma va più volte in difficoltà contro un Albinoleffe che nelle ripartenze trova spesso e volentieri praterie in una retroguardia giallorossa mai così affannata in questa stagione (Dall’86’ Jefferson n.g.).
Fazio 6 – Si può dire che è l’unico a non arrendersi e a fare muro, cercando di essere utile anche nello spingere avanti la squadra.
Gatti 5.5 – Reduce da buone prestazioni, anche lui stavolta è andato in difficoltà contro le folate offensive dei lombardi.
Garufo n.g. – (Dall’11’ Pierno 5.5 – Entra in campo giocoforza per l’infortunio di Garufo, ma trova le stesse difficoltà dell’andata).
Verna 5.5 – In grosse difficoltà nel tamponare sulla linea mediana l’Albinoleffe, che ha avuto la meglio su tutta la linea.
Baldassin 6,5 – Presente costantemente nell’azione, oggi è stato l’unico a cercare di dare respiro e qualità al gioco, come il ruolo gli imponeva, ma ha predicato nel deserto, circondato all’abulia generale. Ed è stato inoltre l’unico a rendersi pericoloso. L’unico vero tiro in porta nel secondo tempo, per dirne una, è stato il suo. E detto questo abbiamo detto tutto. Lui in primis avrebbe meritato la qualificazione.
Di Massimo 5.5- – Non propositivo nel primo tempo, nella ripresa ha avuto almeno il merito di aver provato a smuovere la situazione in attacco e in generale nella squadra. Altri sono stati decisamente più stagnanti di lui (Dal 76’ Parlati n.g.).
Contessa 6 – Vivace più del solito, è stato spesso attivo in fase offensiva sulla fascia sinistra (Dal 46’ Porcino 5.5 – Ci prova, ma non riesce a cambiare nulla né a incidere in maniera valida sulla sua fascia di competenza)
Carlini 5 – Sottotono. Ha la palla che gli arriva spesso, la tiene attaccata ai piedi e però non ha mai un’idea o un’illuminazione delle sue, di quelle che di solito decidevano le partite. Nulla. Giornata no, ed era pure quella decisiva.
Curiale 5 – Ci prova un po’ nel primo tempo a farsi spazio, ma nel complesso è quasi del tutto spento (Dal 76’ Evacuo 5 – Non è colpa sua. In un quarto d’ora di autonomia non poteva cambiare una partita con un gioco d’attacco lezioso, improduttivo e a larghi tratti nullo. Rimane il fatto di non averlo ingaggiato cinque/sei anni fa. A quei tempi poteva essere decisivo e magari supplire alle deficienze dei compagni d’attacco creandosi lui stesso il gol. Gli rimane comunque una grande carriera alle spalle. Lo salutiamo).
All. Calabro 5 – Una partita che aveva a disposizione due risultati su tre per passare il turno, si è trasformata nell’ennesimo stillicidio in fase playoff. I problemi della partita di andata si sono ripresentati al ritorno e in maniera letale. A parte il discorso tattico, la squadra è venuta totalmente meno sul piano psicologico. Una squadra sostanzialmente abulica e che entra in campo con la paura nella gara decisiva è un qualcosa di assolutamente censurabile, per non dire poco. Non è stato il Catanzaro del campionato, quello che tutti si aspettavano. Ed è un qualcosa di assolutamente inspiegabile.