Il Catanzaro, dopo un inizio di campionato caratterizzato da qualche difficoltà di rodaggio, si è trasformato in una vera e propria macchina da punti nel girone di ritorno. I numeri parlano chiaro: con 22 punti raccolti tra la 20ª e la 30ª giornata, i giallorossi hanno fatto meglio di quasi tutte le altre squadre di Serie B, avvicinandosi a una proiezione da Serie A diretta. Un risultato impressionante, che premia il lavoro e le scelte operative di Fabio Caserta, capace di raccogliere un’eredità pesantissima e di guadagnarsi il supporto incondizionato dei tifosi.
Il girone di ritorno: un rullo compressore
Con un bottino di 22 punti nelle ultime 10 giornate, il Catanzaro si posiziona al secondo posto nella classifica del girone di ritorno, appena dietro al Sassuolo (26 punti) e sopra squadre come Pisa (20) e Cremonese (19). Una continuità, questa, costruita su tre pilastri fondamentali:
- Crescita del gioco: La squadra ha trovato equilibrio e fluidità, garantendo solidità difensiva e incisività offensiva.
- Maggiore incisività sotto porta: Il reparto offensivo è tornato a brillare con la concretezza di Iemmello e i tiri da fuori di Pompetti e altri interpreti, spesso immarcabili.
- Grinta e organizzazione: La compattezza difensiva e le situazioni da palla inattiva, come testimoniato dalle giocate studiate per Bonini, sono diventate armi letali.
Da un girone di andata difficile a una squadra matura
Il percorso del Catanzaro da settembre a oggi è un esempio lampante di crescita costante. Il girone di andata, seppur non esaltante per numero di vittorie, è stato caratterizzato da pochissime sconfitte, segno di una squadra già solida. Tuttavia, è nel ritorno che i ragazzi di Caserta hanno cambiato marcia, trasformandosi in una formazione che non solo ottiene punti, ma domina le partite con personalità.
Caserta e la sfida di ereditare Vivarini
Fabio Caserta, chiamato in estate a sostituire Vincenzo Vivarini, sapeva di avere davanti una sfida titanica. L’ex tecnico, artefice della straordinaria cavalcata in Serie C e del quinto posto nella cadetteria lo scorso anno, aveva lasciato un’impronta difficilissima da replicare.
Eppure, Caserta ha saputo riorganizzare il gruppo nonostante cessioni importanti (tra cui Fulignati, Vandeputte e Sounas), costruendo una squadra meno spettacolare ma molto più equilibrata. Anche il pubblico, inizialmente scettico nei confronti dell’allenatore, ha abbracciato il suo progetto. Gli applausi e i cori intonati dalla curva dopo il derby di ieri testimoniano il legame che si è creato tra tifosi e tecnico.
I numeri e le prospettive per il futuro
I numeri del Catanzaro nel girone di ritorno mettono in chiaro le ambizioni della squadra:
- 22 punti guadagnati in 10 giornate (2.2 punti di media a partita)
- Secondo miglior rendimento della Serie B nel ritorno, dietro solo al Sassuolo
- Migliore differenza reti tra le squadre in lotta per un piazzamento playoff
Con una media del genere, proiettata sull’intera stagione, il Catanzaro sarebbe una seria candidata alla promozione diretta in Serie A.
Il Catanzaro sta dimostrando che, al di là dei nomi e delle aspettative, è il campo a decretare il valore di una squadra. Fabio Caserta e i suoi uomini stanno costruendo qualcosa di speciale, con una crescita tangibile sotto ogni punto di vista tecnico, mentale e tattico.
Mentre il presente sorride ai giallorossi, il futuro è tutto da scrivere. Con prestazioni di questo calibro, la Serie A non sembra più solo un sogno lontano. E magari, tra qualche mese, i cori della curva saranno quelli della massima categoria.