Fulignati 6.5 – Praticamente quasi un voto di stima, perché non viene mai impegnato pericolosamente e si occupa cin puntualità e sicurezza solo dell’ordinaria amministrazione.
Martinelli 7 – Le condizioni del terreno gli arrecano difficoltà almeno in un’occasione, con uno dei pochi errori di questa stagione, ma per il resto disputa una gara molto attenta.
Brighenti 7.5 – Qualunque siano gli avversari, lui si mette lì al centro della difesa e non lascia passare nessuno. Puntuale e attento.
Scognamillo 8.5 – Abbiamo avuto la prova sensazionale che è un difensore attento e arcigno, ma oltre alla grinta ha piedi buoni, anzi, ottimi. Il suo gol, cercato e trovato con grande classe e coordinazione tecnica, è un tiro a giro da antologia. Dal punto di vista difensivo, come sempre perfetto.
Vandeputte 8.5 – Invenzioni e giocate senza soluzione di continuità. Gli è mancato solo il gol. Ma lo spettacolo vero arriva a metà ripresa, con una discesa inarrestabile sulla fascia laterale in cui disorienta tutti gli avversari in una progressione entusiasmante che ha ricordato tanti specialisti del passato recente o meno come il brasiliano ex romanista e milanista Cafu e più indietro nel tempo il mitico Giancarlo Pasinato detto Gondrand, ex Ascoli, Inter e Milan. Nel calcio moderno, una giocata d’altri tempi, che in più ha portato al rigore su Iemmello, poi trasformato.
Bombagi 6- – Non partendo spesso da titolare, abbiamo l’impressione che non abbia trovato ancora la sua posizione e una giusta collocazione tecnica e tattica. Le doti ce le ha, gli mancano solo le occasioni per ritrovare fiducia. Ma non mancheranno (Dal 56’ Cinelli 7 – Ottimo impatto con la gara, per qualità e quantità delle giocate).
Ghion 8 – Qualità e quando occorre anche quantità. Una sola disattenzione, senza conseguenze, ma anche un gol da vedere e rivedere. Solo Arthur Antunes Coimbra detto Zico segnava gol del genere, disorientando i difensori avversari con facilità così irrisoria ed ha ricordato un celebre gol del brasiliano in Genoa-Udinese 0-5 del massimo campionato 1983-84 in cui le finte di Zico portarono anche gli applausi del pubblico di casa. E anche oggi, per Ghion, sono applausi a scena aperta e se ne sente ancora l’eco.
Verna 7 – Sicuramente non è veloce come gli altri suoi compagni di reparto, ma se non ci fosse lui gli altri non potrebbero fare quello che fanno. Il profeta del lavoro oscuro (Dal 71’ Pontisso 6.5 – Efficace in interdizione, tenta anche la via del gol).
Tentardini 6 – Molto impegno, ma gli è mancato il cosiddetto “colpo d’ala”, le giocate vincenti (Dal 71’ Situm 6.5 – Fa capire subito che c’è, e le sue caratteristiche parlano da sole).
Iemmello 7 – Grande movimento sul fronte d’attacco e non solo. Si procura il rigore e lo realizza con determinazione.
Biasci 6.5 – Conclude in porta una sola volta, ma la sua presenza in attacco è comunque costante e preziosa (Dal 56’ Curcio 6.5 – La classe c’è e non si discute. Ed è uno dei suoi tratti distintivi).
Allenatore Vivarini 7 – Il terreno di gioco quasi impossibile e l’assenza forzata di Sounas non lo aiutano nel primo tempo, ma la gran giocata di Ghion e il provvidenziale ingresso di Cinelli dopo dieci minuti della ripresa cambiano completamente il volto della gara. E il Catanzaro trova l’ennesima grande prestazione. La classifica inizia un po’ ad allargarsi, ma la strada del campionato è ancora molto lunga. Bisognerà essere sempre concentrati, avverte il mister.