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mercoledì 19 Novembre 2025

Catanzaro, sei pareggi su sei: record storico che non si vedeva dal 1933

Il Catanzaro ha scritto una pagina di storia, ma non è quella che i tifosi giallorossi speravano. Sei pareggi nelle prime sei giornate di Serie B: un record che non si vedeva dal 1933, quando lo Spezia aprì il campionato con sei “X” consecutive. Il pareggio per 0-0 contro la Sampdoria a Marassi ha certificato un primato storico per il Catanzaro di Alberto Aquilani, che eguaglia quanto fatto 92 anni fa dalla squadra ligure. Un dato statistico clamoroso che racconta di una squadra solida, imbattuta, ma ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale.

Catanzaro, sei pareggi: come lo Spezia del 1933, 92 anni dopo

Il record di sei pareggi consecutivi del Catanzaro porta la firma della storia. Non accadeva dalla stagione 1933/34 che una squadra pareggiasse tutte le prime sei partite di campionato in Serie B. Lo Spezia, 92 anni fa, aprì quella stagione con sei “X” di fila, un dato che sembrava destinato a restare isolato negli annali del calcio italiano. Ma il Catanzaro di Aquilani ha eguagliato quel primato, entrando di diritto nei libri di storia del campionato cadetto.

I sei pareggi del Catanzaro sono un dato che fa riflettere: da un lato testimonia la solidità di una squadra che non perde mai, dall’altro evidenzia la mancanza di quella cattiveria sotto porta necessaria per trasformare le prestazioni in vittorie. Come raccontavamo nell’analisi post-Sampdoria, Aquilani ha individuato con precisione il problema: “Ciò che ci manca è il killer instinct”. Un limite che sta costando caro ai giallorossi, fermi a 6 punti in classifica quando con un pizzico di cinismo in più potrebbero essere in piena zona playoff.

Lo Spezia del 1933 chiuse quella stagione con una salvezza tranquilla, ma il Catanzaro ha ambizioni diverse. La squadra di Aquilani è stata costruita per competere nella parte sinistra della classifica, non per accontentarsi di una posizione di metà graduatoria. Il record di sei pareggi è un dato curioso, quasi folkloristico, ma che nasconde una frustrazione evidente: quella di non riuscire a capitalizzare prestazioni spesso superiori agli avversari.

I sei pareggi del Catanzaro: la cronaca di un record annunciato

Il “Catanzaro sei pareggi” ha costruito questo record passo dopo passo, partita dopo partita. Alla prima giornata è arrivato l’1-1 con il Südtirol al Ceravolo, con i giallorossi che hanno subito il pareggio nel finale dopo essere passati in vantaggio. Un risultato che già lasciava l’amaro in bocca, ma che sembrava solo un episodio isolato.

Alla seconda giornata lo 0-0 con lo Spezia in trasferta, proprio contro la squadra che detiene il record eguagliato. Una coincidenza quasi beffarda, come se la storia avesse già scritto il destino del Catanzaro. Poi l’1-1 con la Carrarese in casa, altra occasione sprecata per conquistare i primi tre punti stagionali davanti al pubblico amico.

I pareggi del Catanzaro sono proseguiti con due 2-2 consecutivi che hanno fatto sperare in una svolta. Prima il pareggio con la Reggiana in trasferta, poi la clamorosa rimonta casalinga contro la Juve Stabia: da 0-2 a 2-2, con una doppietta di Cisse che sembrava aver sbloccato l’attacco giallorosso. Come raccontavamo nell’analisi di quella partita, il Catanzaro aveva mostrato carattere e voglia di vincere, ma ancora una volta non era bastato.

Infine lo 0-0 contro la Sampdoria a Marassi, il sesto pareggio che ha certificato il record storico. Una partita dominata dai giallorossi, con il 64% di possesso palla, 16 tiri contro 11 e 520 passaggi contro 284, ma ancora una volta senza il gol che avrebbe regalato la prima vittoria. Come evidenziato nell’analisi delle statistiche, il Catanzaro ha fatto tutto tranne segnare, confermando il problema principale di questa squadra: la mancanza di cinismo.

Catanzaro, sei pareggi: cosa c’è da cambiare?

Il record di sei pareggi del Catanzaro racconta di una squadra con due facce. Da un lato una difesa solidissima: 6 gol subiti in 6 partite, una media di un gol a partita che colloca i giallorossi tra le migliori retroguardie del campionato. Pigliacelli si è confermato uno dei migliori portieri della Serie B, con parate decisive in ogni partita. La scelta di Aquilani di schierare Verrengia dal primo minuto contro la Sampdoria ha dato ulteriore velocità e copertura alla difesa, confermando i progressi di un reparto che sta crescendo partita dopo partita.

Dall’altro lato un attacco sterile: 6 gol fatti in 6 partite, stesso numero di quelli subiti. Un equilibrio perfetto che fotografa una squadra in cerca di identità, capace di creare occasioni ma incapace di finalizzarle. Iemmello, capitano e bomber designato, ha segnato solo 2 gol finora, troppo pochi per un attaccante del suo calibro. Cisse ha firmato una doppietta contro la Juve Stabia, ma poi si è spento. Oudincrea ma non finalizza. Pandolfi, entrato dalla panchina contro la Sampdoria, ha sprecato l’occasione più ghiotta della serata sparando alto da posizione ravvicinata.

Il Catanzaro sei pareggi è il risultato di questo equilibrio: una squadra che non perde ma che non vince, che difende bene ma che attacca poco, che crea ma che non concretizza. Come dichiarato da Aquilani nella conferenza stampa post-Sampdoria, “la squadra deve continuare a credere in quello che fa, perché così arriveranno le vittorie”. Ma la pazienza dei tifosi giallorossi inizia a scarseggiare: sei pareggi sono tanti, troppi per una squadra che ha ambizioni di playoff.

Il record di sei pareggi del Catanzaro è un dato storico che entrerà negli annali, ma che i tifosi giallorossi vorrebbero dimenticare in fretta. Sabato prossimo c’è la trasferta di Monza, contro un’altra grande in difficoltà: l’occasione perfetta per spezzare questa striscia di “X” e conquistare finalmente la prima vittoria stagionale. Come raccontavamo nell’analisi della sesta giornata Serie B, il campionato è bloccatissimo con 8 pareggi su 10 partite, ma il Catanzaro deve iniziare a sbloccarsi per non restare invischiato nella mediocrità di metà classifica.

Lo Spezia del 1933 chiuse quella stagione con una salvezza tranquilla, ma il Catanzaro del 2025 ha ambizioni diverse. Aquilani ha costruito una squadra solida, organizzata, difficile da battere. Ora deve renderla capace di vincere. Perché sei pareggi consecutivi sono un record storico, ma anche un limite da superare. È tempo di osare, è tempo di vincere, è tempo di scrivere una storia diversa da quella dello Spezia di 92 anni fa.

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