Era una domenica di marzo quando il Catanzaro scrisse una delle pagine più belle della sua storia recente. Due anni dopo, quel giorno resta impresso nella memoria collettiva come il momento in cui un’intera città tornò a respirare l’aria della Serie B dopo 17 lunghi anni di attesa.
L’alba di un giorno speciale
Il 19 marzo 2023 non fu una domenica qualunque per Catanzaro. Fin dalle prime ore del mattino, l’A2 si trasformò in un serpentone giallorosso: auto, pullman e minivan imbandierati si diressero verso Salerno, dove all’Arechi era in programma la sfida contro la Gelbison che poteva valere la matematica promozione.
“Scene incredibili già all’alba”, ricordano i testimoni di quella giornata. Da ogni parte d’Italia – e persino dall’estero – i tifosi giallorossi convergevano verso Salerno: 350 chilometri che separavano la città dalla realizzazione di un sogno.
L’assalto all’Arechi
La corsa al biglietto nelle settimane precedenti aveva fatto presagire qualcosa di straordinario. Il sistema di biglietteria della Gelbison andò letteralmente in tilt di fronte alle richieste dei tifosi catanzaresi. I numeri ufficiali parlarono di oltre 8.000 presenze, ma chi c’era quel giorno racconta di almeno 10.000 cuori giallorossi sugli spalti dell’Arechi.
Lo scenario che si presentò ai calciatori al momento dell’ingresso in campo fu impressionante: un muro giallorosso si ergeva proprio di fronte alla tribuna, visibile già dall’uscita degli spogliatoi. Era l’immagine plastica di un popolo che attendeva da troppo tempo quel momento.
La partita della storia
Sul campo, la squadra di Vivarini non tradì le attese. Il Catanzaro si presentava a quella sfida con un vantaggio abissale sulle inseguitrici: 16 punti di margine che raccontavano di un dominio assoluto nel campionato.
La rete di Iemmello in apertura spianò la strada. Il capitano, figlio di questa terra, realizzava così il sogno di ogni bambino che cresce con i colori giallorossi nel cuore. Il raddoppio di Brignola mise il sigillo su una vittoria che significava Serie B.
Record e statistiche di un’annata irripetibile
Quella promozione non fu solo il coronamento di un sogno, ma anche la certificazione di un percorso straordinario. Il Catanzaro divenne la prima squadra nella storia del calcio professionistico italiano a conquistare matematicamente una promozione ancora in inverno, stabilendo una serie di record destinati a durare nel tempo:
- 96 punti finali
- 102 gol realizzati
- Miglior attacco
- Miglior difesa
- 30 vittorie su 38 partite
La festa infinita
Al triplice fischio dell’arbitro, l’Arechi esplose in un tripudio giallorosso. Lacrime, abbracci, cori: le emozioni si mescolavano tra campo e spalti, mentre a Catanzaro la città intera si riversava nelle strade per festeggiare.
La sera, il Ceravolo accolse la squadra per una festa organizzata dalla società. Le tribune gremite testimoniavano come quella promozione fosse il risultato di un progetto vincente, guidato dalla famiglia Noto e realizzato da un gruppo di uomini straordinari.
L’eredità di quel giorno
A due anni di distanza, quel 19 marzo 2023 resta una data simbolo non solo per lo sport calabrese, ma per l’intera città di Catanzaro. Fu il giorno in cui si realizzò il sogno di intere generazioni, alcune delle quali non avevano mai visto le Aquile volare così in alto.
Oggi il Catanzaro, in Serie B sotto la guida di mister Caserta e protagonista di un campionato entusiasmante, continua a onorare quella promozione con prestazioni che confermano la bontà del progetto societario. Quel giorno all’Arechi non fu solo il punto d’arrivo di un percorso, ma l’inizio di una nuova era per il calcio catanzarese.
La storia continua, ma quel 19 marzo resterà per sempre nel cuore di chi c’era e di chi quel giorno lo ha vissuto attraverso i racconti di padri e nonni.