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domenica 9 Febbraio 2025

Catanzaro-Sudtirol. Focus tecnico tattico su avversario e partita di Lello Talarico

È arrivata la partita della verità, quella oltre la quale sarà difficile portare avanti un progetto, senza la vittoria che tutti si aspettano oggi al Ceravolo. E quando si dice “tutti”, si intendono società, addetti ai lavori e soprattutto i tifosi. IERI, con cuore e partecipazione, durante la rifinitura di Giovino, hanno formulato un invito pieno di amore e di patos a vincere la partita con il Sudtirol che in verità è apparso ai più, come una sorta di ultimatum a squadra e staff tecnico, con mister Caserta nella posizione piu scomoda, per il ruolo decisivo e di responsabilità che occupa.

Intendiamoci, i magnifici e insuperabili ULTRAS UC 73, hanno proferito parole d’amore e di vicinanza in primis, ma sono stati altrettanto determinati nel fare capire che un ennesimo pareggio o addirittura passo falso totale, non sarebbe più visto con benevolenza e che la pazienza e il pieno appoggio a questa conduzione tecnica non possono essere eterni.

La partita SPARTIACQUE viene quindi preceduta da una BOTTA di amore e passione, con l’aggiunta di una iniezione di sano realismo. Sperando che tecnico e calciatori rispondano, il primo con scelte vincenti e i secondi sul campo, andiamo a vedere che tipo di avversario ci si appresta ad affrontare.

Il Sudtirol è una squadra aggressiva e molto forte fisicamente, che dispone anche di alcuni elementi di provata esperienza e qualità, oltre che di datata militanza
all’interno del club. Sarà privo della presenza di due centrocampisti fondamentali come Kurtic e il capitano Tait, ma non per questo ci si aspetta un compito più facile per il Catanzaro. Gli ospiti scenderanno in campo, presumibilmente, con un collaudato e modulabile 3 4 2 1.

L’undici prevede tra i pali Drago, al posto del titolare Poluzzi, ormai da qualche stagione titolare inamovibile, in difesa ai lati dell’esperto Ceppitelli, già centrale del Cagliari per diverse stagioni anche in serie A, ci saranno il colosso di 1,90 Giorgini che rimane più propenso alla fase difensiva e l’espertissimo Masiello, ex Atalanta molto grintoso e con il vizio del gol. Il centrocampo a quattro sarà composto dal velocissimo e imprevedibile Molina, una vera spina nel fianco sull’out destro e dall’ altrettanto pericoloso Rover sulla sinistra, calciatore eccellente nella corsa, negli assist, ma anche capace di andare a rete; in mezzo a fare legna ma anche costruzione, Arrigoni e soprattutto Martini completano un reparto affidabile, efficace e dinamico.

Dietro l’unica e possente punta Odogwu, agiranno il rigorista Casiraghi in possesso di baricentro basso e grande controllo della palla, oltre al polacco Praszelik ex Cosenza. Il centravanti Odogwu, un carro armato di 1,88 é l’unico mancino autentico della squadra e si segnala soprattutto per l’abilità nella corsa, nel difendere palla favorendo l’inserimento dei compagni, ma non eccelle in zona gol. La squadra è guidata sin dallo scorso anno dal tecnico Federico Valente, ex portiere non eccelso, nato in Svizzera ma di origini calabresi e segnatamente cosentine.

Il Catanzaro dovrebbe rispondere con l’ormai più che affidabile 3 5 2, sempre facilmente modulabile in 4 4 2. A difendere la porta ci sarà come sempre l’ottimo onnipresente Pigliacelli, in difesa tra i centrali e braccetti ci sono i ballottaggi più significativi con il vice capitano Brighenti, Antonini e Scognamillo che per la prima volta in stagione potrebbero essere schierati tutti insieme, con l’esclusione di Bonini, calciatore di movimento più utilizzato finora.

Il rientro di Antonini, potrebbe essere motivato dal fatto che la sua stazza sembra indispensabile per contrastare la possente punta avversaria Odogwu, ma anche necessaria per opporsi sui calci piazzati ai tre colossi difensivi che salgono per fare gol: Giorgini 1,90, Ceppitelli 1, 89 e Masiello 1,85. Il Sudtirol ha infatti messo a segno 6 dei tredici gol, su cross derivanti da calci piazzati.

Ha invece subito 14 gol e questa fragilità difensiva ha prodotto 5 sconfitte, nonostante le 4 vittorie. Squadra di sicuro meno quadrata del Catanzaro, ma che avendo vinto di più e grazie ai tre punti, la precede in classifica. Il Catanzaro potrebbe subire qualche variazione anche a centrocampo, dove rimangono in preallarme sia Coulibaly che sembra aver ultimato il percorso di inserimento, sia Pompetti, titolare aggiunto che ha finora giocato di più a centrocampo, insieme a Pontisso e al sempre presente Petriccione.

Rimane più defilato il giovane Pagano e comunque favoriti a scendere in campo dall’inizio sono ancora Petriccione, Pontisso e Il greco Koutsoupias. I due quinti dovrebbero essere a destra Situm e a sinistra D’ Alessandro. In attacco, accanto al Capitano Iemmello, si pensa a La Mantia dal primo minuto. Questa opzione comunque non esclude Biasci che rappresenta sempre la soluzione storicamente più efficace in coppia con lo Zar Pietro.

Più defilato in questo caso Pittarello. Rimane sotto osservazione il ripetuto mancato utilizzo di esterni come Cassandro, Ceresoli e Turicchia nella parte bassa del campo e di Demba Seck, Brignola, Buso e Volpe nella parte alta dello schieramento. Quest’ultimo siederà ancora in tribuna, mentre Compagnon non è stato convocato per un problema fisico. Questo è il quadro generale e per settore della squadra.

Resta da vedere se davvero il tecnico rinuncerà a Bonini per la prima volta dal primo minuto, se farà altrettanto con il play Petriccione e se Biasci lascerà il posto a La Mantia. Noi non ne siamo così certi, al contrario da più parti si danno quasi per scontati questi cambiamenti. Lo scopriremo questo pomeriggio e il mister avrà avuto ragione solo ed esclusivamente se avrà portato i suoi ragazzi alla vittoria.

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