Il tecnico del Catanzaro, Vincenzo Vivarini, ha affrontato i giornalisti in conferenza stampa alla vigilia dell’importante sfida contro il Cittadella. L’allenatore ha discusso vari temi, dalle assenze chiave alle sfide tattiche, sottolineando la determinazione necessaria per affrontare un avversario tosto come il Cittadella.
“Abbiamo fatto una settimana abbastanza positiva. Non avremo Brighenti e Pompetti, con quest’ultimo che ha subito un attacco influenzale. Affronteremo una squadra col dente avvelenato, ci dovremo aspettare un Cittadella determinato e con grande rabbia. Noi dovremo avere la capacità di tenere tutto sotto controllo per dire la nostra, e mettere sacrificio. Loro hanno un progetto che portano avanti da decenni e sanno cosa fare. Giocano molto sugli episodi, sono la classica squadra di Serie B, difficile da incontrare. I temi da curare di partita in partita rispetto allo scorso campionato sono aumentati, e dobbiamo assimilarli piano piano”.
“Quest’anno abbiamo compromesso tantissimi risultati, non per le prestazioni, ma perchè manchiamo di attenzione nelle zone cruciali del campo, come la parte bassa, subendo gol allucinanti con la squadra schierata. Manca quel qualcosa in più dal punto di vista caratteriale e dell’attenzione. Speriamo di aver capito”.
“Dobbiamo giocarci questa partita alla morte, mettendo in campo le nostre qualità. Ogni partita vinta in B è qualcosa di straordinario, dobbiamo sempre cercare l’impossibile e fare prestazioni sopra la media per cercare di sognare. Conosciamo le insidie e le difficoltà che potranno essere ma possiamo dire la nostra”.
“Io credo poco nella sfortuna e nella fortuna. Dobbiamo lavorare per cercare di migliorare dai nostri errori. In ogni partita riusciamo comunque ad avere il pallino del gioco, partendo dal portiere e andando in porta. Questa è una cosa che ci dà sicurezza e che non dobbiamo perdere. A me piacerebbe giocare sempre in zone alte del campo, però in B ci sono squadre che ti aggrediscono molto. La squadra ha sempre fatto punti rispettando i nostri obiettivi”.
“Con la squadra abbiamo parlato di dare molta più importanza a tutta la rosa, come è giusto che sia. Nel girone d’andata abbiamo fatto meno rotazioni perchè avevamo dei giovani che si dovevano ancora adattare al nostro sistema. Adesso stanno rispondendo bene, hanno freschezza, esuberanza e qualità tecniche. Non sono importanti solo gli undici che partono titolari, ma tutta la squadra. In alcune partite ho scelto di tenere in panchina giocatori che sapevo avrebbero potuto dare un contributo maggiore a partita in corsa. Ormai la preparazione alle partite si fanno anche in funzione di chi entra. Donnarumma? Ha superato il problema fisico e sta recuperando dal punto di vista atletico”.
“La squadra atleticamente sta bene. I valori per la maggior parte dei giocatori sono ottimi. D’Andrea? Deve crescere ancora, acquisendo maggiore spirito di squadra ma sta migliorando. Miranda? E’ un giocatore che mi piace tantissimo, anche se non sta trovando spazio. E’ un difensore moderno e mi ha stupito anche sotto l’aspetto del palleggio. Speriamo di vederlo in campo in prima possibile”.