Il corpo di Onofrio Sinopoli è stato rinvenuto nel pomeriggio in un casolare del centro storico. Sul posto i carabinieri di Soverato e i vigili del fuoco. Nessuna pista esclusa
Una scoperta tragica ha scosso il piccolo borgo di Centrache, nel Catanzarese. Il corpo senza vita di Onofrio Sinopoli, 52 anni, scomparso da quattro giorni, è stato ritrovato nel pomeriggio di sabato 25 maggio all’interno di un casolare abbandonato nel cuore del centro storico. A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni residenti della zona, che avevano notato movimenti insoliti nei pressi della struttura fatiscente e hanno immediatamente allertato le autorità.
Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 15.30. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza l’area, e i carabinieri della stazione di Soverato, ai quali sono state affidate le indagini per chiarire le cause del decesso. Al momento, nessuna ipotesi viene esclusa, compresa quella del gesto volontario o dell’eventuale coinvolgimento di terze persone.
Una scomparsa che aveva mobilitato l’intera comunità
La sparizione di Onofrio Sinopoli era stata denunciata ufficialmente lo scorso 21 maggio, quando i familiari, non vedendolo rientrare né riuscendo a contattarlo, avevano lanciato l’allarme. Immediate erano partite le ricerche, estese tra le campagne circostanti e le aree interne al centro abitato. Le forze dell’ordine, supportate da volontari e conoscenti dell’uomo, avevano setacciato senza sosta i luoghi più impervi del territorio, temendo sin da subito un epilogo drammatico.
Il 52enne, secondo quanto riferito da chi lo conosceva, era persona riservata e tranquilla, conosciuta nel paese per la sua cordialità e i modi pacati. La notizia della sua scomparsa aveva colpito profondamente il tessuto sociale del borgo, alimentando apprensione e speranza. Speranza che purtroppo, oggi, si è trasformata in dolore.
Le indagini: casolare isolato e circostanze ancora poco chiare
Il casolare in cui è stato rinvenuto il corpo si trova in una zona poco frequentata del centro storico, ai margini di alcune abitazioni ormai disabitate da tempo. Le prime informazioni raccolte indicano che l’edificio era difficilmente accessibile, motivo per cui potrebbe aver eluso le perlustrazioni iniziali. La salma, al momento del ritrovamento, presentava segni compatibili con un decesso avvenuto non oltre le 24-48 ore precedenti, ma solo l’autopsia, già disposta dalle autorità competenti, potrà chiarire con esattezza le cause e i tempi della morte.
I carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, stanno ascoltando amici, parenti e conoscenti per ricostruire gli ultimi movimenti dell’uomo, ma mantengono il massimo riserbo sul contenuto delle indagini. Nessuna ipotesi viene esclusa, né quella di un malore improvviso né – come impone la prudenza in questi casi – quella di un gesto estremo o di un coinvolgimento esterno.
Un paese in lutto: cordoglio e silenzio
Nel tardo pomeriggio, la notizia si è rapidamente diffusa tra le vie del paese, lasciando dietro di sé sconcerto e commozione. A Centrache si è fatto subito silenzio: un silenzio composto, rispettoso, tipico delle piccole comunità che si stringono attorno al dolore. Sono tanti i messaggi di cordoglio comparsi sui social, segno di un legame sincero tra Onofrio Sinopoli e i suoi concittadini.
La famiglia ha chiesto rispetto e riservatezza, in attesa che venga fatta piena luce sull’accaduto. Il Comune, per voce di alcuni rappresentanti istituzionali, ha espresso vicinanza ai familiari, manifestando fiducia nell’operato delle autorità che stanno lavorando per chiarire ogni dettaglio della vicenda.