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sabato 5 Ottobre 2024

Chi è Ciro Polito: un vulcano di idee e un fiume di parole, il DS che non si nasconde mai

La storia di Ciro Polito è quella di un uomo che ha saputo trasformare ogni sfida in un’opportunità, accumulando esperienze preziose sia in campo che fuori

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Ciro Polito, nonostante la giovane età, è già una figura iconica nel panorama calcistico italiano. La sua ascesa da direttore sportivo di nicchia a figura di spicco nel calcio mainstream è avvenuta in maniera decisiva il 17 maggio 2023, quando il Bari, con Polito alla guida sportiva, si è qualificato ai play-off di Serie B partendo dalla terza posizione, dopo una stagione da matricola straordinaria che ha fatto sognare la promozione diretta. In un contesto di incertezza e turbolenza per il Napoli, proprietario del Bari, Polito ha tenuto una conferenza stampa vigorosa e appassionata che è diventata virale, dimostrando il suo carisma e la sua determinazione.

Gli inizi nel calcio

Polito, napoletano del quartiere Arenaccia, ha iniziato la sua carriera sportiva lontano dal calcio. Da ragazzo, infatti, si dedicava all’ippica, abbandonando poi questo sport all’età di 14 anni per evitare il lavoro di pulizia delle stalle. È in quel momento che ha scelto il calcio, iniziando la sua carriera come portiere. Nonostante la sua altezza di soli 183 centimetri, ha mostrato grande reattività e abilità nel parare i rigori. La sua carriera da portiere è stata caratterizzata da una lunga gavetta tra Serie C1 e C2, con esperienze in squadre come Rimini, Lucca, Mantova e Avellino.

Il trasferimento al Catania nel 2004 ha segnato un punto di svolta nella sua carriera. Qui, come secondo portiere, ha contribuito alla promozione in Serie A del club siciliano e ha iniziato a consolidare la sua presenza carismatica nello spogliatoio. Durante il suo periodo a Catania, ha esordito in Serie A e ha vissuto momenti memorabili. Uno di questi è la parata su rigore contro Alessandro Del Piero della Juventus, quando Polito era in prestito al Pescara.

Carriera da direttore sportivo

Dopo aver chiuso la carriera da calciatore, Polito ha iniziato un percorso di apprendistato come direttore sportivo. La sua prima esperienza significativa è stata alla Juve Stabia, dove ha dimostrato le sue capacità gestionali portando la squadra alla promozione in Serie B nel 2019. Successivamente, ha avuto un breve ma intenso periodo all’Ascoli, dove è riuscito a salvare la squadra dalla retrocessione con una serie di mosse strategiche, tra cui la nomina di Andrea Sottil come allenatore.

La vera consacrazione come direttore sportivo è arrivata al Bari. Qui, Polito ha dovuto affrontare le pressioni di una piazza esigente e gestire una rosa ereditata con molte problematiche contrattuali. Con intelligenza e determinazione, ha costruito una squadra solida, puntando su giocatori di esperienza e giovani promesse. Uno dei suoi colpi più discussi e poi rivelatisi vincenti è stato l’ingaggio di Walid Cheddira, che ha poi mostrato tutto il suo valore segnando 20 gol e ottenendo una convocazione per il Mondiale con la nazionale marocchina.

Una delle intuizioni più brillanti di Ciro Polito durante la sua gestione al Bari è stata l’acquisizione di due giovani talenti: Elia Caprile e Michael Folorunsho. Caprile, portiere arrivato in Puglia dal Leeds United, dimostrando subito le sue qualità tra i pali con prestazioni sicure e parate decisive che hanno contribuito a dare stabilità alla difesa biancorossa. Il classe 2001 è stato poi ceduto all’Empoli (via Napoli) in Serie A per 7 milioni di euro. Folorunsho, centrocampista versatile e potente, è stato prelevato in prestito dal Napoli e ha immediatamente impressionato per la sua capacità di spezzare le linee avversarie. Dopo una stagione in prestito all’Hellas Verona, Folorunsho è stato convocato per gli Europei che si stanno svolgendo in Germania.

L’approdo al Catanzaro

Ora, Ciro Polito si appresta a iniziare una nuova avventura come direttore sportivo del Catanzaro. La sua esperienza e le sue competenze lo rendono una figura ideale per guidare il club verso nuovi successi. Polito è noto per il suo approccio diretto e la sua capacità di motivare e costruire squadre competitive, caratteristiche che saranno fondamentali per il futuro del Catanzaro.

La storia di Ciro Polito è quella di un uomo che ha saputo trasformare ogni sfida in un’opportunità, accumulando esperienze preziose sia in campo che fuori. La sua figura rappresenta una fusione di passione, competenza e determinazione. Questi elementi lo rendono uno dei direttori sportivi più interessanti e capaci del calcio italiano.

Alcune informazioni sono state estrapolate dall’articolo di Sportellate.it

Foto: SSC Bari

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