Un pomeriggio memorabile per Pietro Iemmello e, per pochissimo anche per il Catanzaro. Sarebbe stata storica la vittoria a Genova della squadra del presidente Noto ma bisogna accontentarsi di un pareggio spettacolare che vale il prezzo del biglietto. Però l’ha tanto sfiorata e cullata questa vittoria mister Caserta grazie ad una prestazione superba del suo capitano e uomo simbolo.
Iemmello pareggia i conti a inizio ripresa con un goal di rapina che rimette il Catanzaro in partita e fa ben sperare. Se il rigore di Tutino ha gelato i tifosi giallorossi giunti in massa a “Marassi” ci ha ripensato ancora Iemmello a farli stare tranquilli con un goal a “cucchiaio” su calcio di rigore, degno dei più noti Totti (storia Instagram in settimana di Iemmello sul derby romano del “Vi ho purgato ancora” e Zidane. Se non ti chiami Iemmello non fai lo “scavetto” quando sei in svantaggio.
Ma fortunatamente Pietro può fare anche questo e veste la maglia del Catanzaro, di cui è l’uomo più rappresentativo. E dopo aver segnato di piede, su rigore (e che rigore!) manca solo il goal di testa. Ed ecco la pennellata di Pompetti che pesca la testa di Iemmello che devia in rete il vantaggio del Catanzaro. Finirà purtroppo 3 a 3 a rovinare la festa ma Iemmello, dopo aver conquistato due volte “San Siro”, conquista anche “Marassi” e indossa nuovamente la corona.