I precedenti fra Cesena e Catanzaro sono numerosi e meriterebbero tutti un racconto, ma alcuni sono più interessanti e “fortunati” di altri.
6 ottobre 1968. Seconda giornata di andata, la prima casalinga per il Cesena nella B a girone unico. Allo stadio “La Fiorita”, Cesena e Catanzaro si affrontano con le seguenti formazioni:
CESENA: Cimpiel, Ceccarelli, Bonini, Leoni, Spimi, Fantazzi, Corradi, Zanetti, Di Giacomo, Carniglia (Dal 62’ Brondi), Stacchini. All. Cesare Meucci.
CATANZARO: Maschi, Marini, Bertoletti (Dal 31’ Della Pietra), Massari, Tonani, Busatta, Rigato, Banelli, Zimolo, Aristei, Braca. All. Luciano Lupi.
Arbitro: Torelli di Milano.
A decidere l’incontro è la rete di Luciano Aristei al 42’. Nel Cesena, due giocatori provenienti dalla Serie A: Beniamino Di Giacomo, attaccante che con la maglia del Mantova realizzò all’ultima giornata del campionato 1966-67 una rete in casa contro l’Inter, che costrinse il portiere Sarti a una clamorosa papera e i nerazzurri alla perdita dello scudetto, in favore della Juventus. E guarda caso, fra i bianconeri torinesi militava Gino Stacchini, attaccante romagnolo più noto in quegli anni sui rotocalchi per essere il fidanzato di Raffaella Carrà.
11 settembre 1977. Prima giornata di campionato, Ed ecco, di seguito, le formazioni:
CESENA: Bardin, Oddi, Ceccarelli, Piangerelli, Benedetti C, Zaniboni, Bertuzzo, Valentini, Petrini, Pozzato, Rognoni. All. Giuseppe Marchioro,
CATANZARO: Pellizzaro, Nicolini, Arrighi, Banelli, Groppi, Maldera, Rossi R, Improta, Borzoni, Arbitrio, Palanca. All. Giorgio Sereni.
Arbitro: Lops di Torino.
Dopo una gara complessivamente controllata dai romagnoli, all’82’ viene concesso un rigore ai padroni di casa, fallito da Ezio Bertuzzo. All’88’, Renzo Rossi porta in vantaggio il Catanzaro, aprendo così col piede giusto una stagione che si concluderà con la promozione in Serie A. Nel Cesena, oltre ai due ex di turno, Carlo Petrini e l’allenatore Pippo Marchioro, troviamo due giocatori di grande esperienza della massima serie: Giancarlo Oddi, difensore titolare della Lazio scudettata del 1974 e l’ex milanista Giorgio Rognoni.
6 febbraio 1983. Quarta giornata di ritorno. In casa cesenate, entrano in campo le seguenti formazioni:
CESENA: Recchi, Benedetti C, Arrigoni (Dal 72’ Filippi), Piraccini, Mei, Ceccarelli, Gabriele (Dal 72’ Rossi M.), Moro, Schachner, Buriani, Garlini. All. Bruno Bolchi.
CATANZARO: Zaninelli. Cavasin, Cuttone, Ermini, Venturini, Peccenini, Musella (Dall’86’ Salvadori), Braglia, Bivi (Dall’86’Nastase), Bacchin, De Agostini. All. Saverio Leotta.
Arbitro: Lombardo di Marsala.
Una partita che a suo modo rimane ancora storica, perché è l’ultimo punto conquistato dal Catanzaro in trasferta, in Serie A. Ed è anche l’ultima partita giocata nella massima serie senza subire gol. Lo spauracchio maggiore era certamente il centravanti austriaco Walter Schachner, tecnico e veloce, ma l’occasione migliore la ebbe Piraccini, trovando un’ottima opposizione di Zaninelli in uscita.
Fra i giocatori del Cesena è da ricordare – anche perché presente in tutti e tra gli incontri descritti – Giampiero Ceccarelli, difensore recordman di presenze in maglia bianconera, con 520 gare di campionato e 8 reti, fra il 1966 e il 1985, Esempio classico degli anni in cui esistevano ancora le “bandiere” e avevano un senso.
Aurelio Fulciniti