La quarta partita di campionato, terza in casa, va in archivio con una vittoria convincente, contro una volenterosa Carrarese allenata dall’ex mister Calabro, che ha però mostrato di essere davvero poca cosa, rispetto alle altre due matricole già incontrate, Juve Stabia e Cesena ben più attrezzate. Nelle precedenti gare, di cui abbiamo già ampiamente parlato nei giorni e settimane trascorse, mister Caserta aveva utilizzato sette calciatori su undici della vecchia guardia con Sassuolo e Juve Stabia, cinque su undici nella peggiore partita culminata con una brutta sconfitta a Cesena e otto su undici nella vittoria con la Carrarese.
La lettura è semplice: più calciatori della scorsa stagione vengono fatti scendere in campo, più l’amalgama e la sicurezza della squadra ne beneficiano. E mister Caserta in una partita così delicata, dove la vittoria era dovuta e indispensabile, si è affidato a piene mani a chi difficilmente tradisce.Ora con la sosta e l’amichevole in terra amica,la Locride Giallorossa, Fabio Caserta sta cercando di capire come poter inserire nella rosa e soprattutto in campo, diversi giocatori offensivi di qualità conclamate.
Non sarà un compito facile e le sue stesse parole nell’ultima conferenza stampa lo confermano: “Il ds Polito e la società mi hanno messo a disposizione una rosa molto completa ma anche molto lunga e a volte avere una rosa molto lunga pone le stesse difficoltà che averla troppo corta”. Così parlò Fabio da Melito Porto Salvo e dobbiamo prenderne atto.
Tutti gli allenatori hanno uno zoccolo duro cui si affidano con più convinzione e insistenza, questo dà loro sicurezza e fiducia nel lavoro e durante le partite. Il che vorrà dire, se non sarà cambiato modulo, che intorno ai minimo sei uomini della vecchia guardia, massimo otto, ruoteranno gli altri per le caselle da riempire per arrivare ad undici.
Fortunatamente le partite si possono giocare utilizzando fino a 16 calciatori per gara con le cinque sostituzioni. La grandezza degli allenatori vincenti ed equilibrati nelle scelte è quella di inserire dalla panchina ciò che serve alla causa, facendolo con abilità chirurgica e nella soddisfazione di tutti, tifosi compresi. Con la partenza dell’ottimo e sfortunato Krajnc la rosa viene ridotta di una unità nell’unico reparto che non necessitava di questo taglio.
In difesa siamo cortini soprattutto se si gioca spesso più a tre che a quattro. In questo momento abbiamo come centrali Brighenti o Scognamillo come centrali di destra, Antonini in mezzo e Bonini centrale di sinistra. Con Scognamillo che può comunque fare sia il braccetto a destra che a sinistra. Più il giovane Breit che però è ancora, in teoria, davvero acerbo.
Pensiamo che mister Caserta sarà molto prudente nel fare cambiamenti repentini e nelle prossime partite procederà dando grande risalto ai “vecchi” padroni del vapore. Per l’analisi definitiva del mercato e le prospettive della rosa con moduli e avvicendamenti possibili dei calciatori, rimandiamo ad altro imminente approfondimento dettagliato. Intanto sempre e comunque FORZA CATANZARO!