Parole e pensieri dell’allenatore bianconero alla vigilia della semifinale di ritorno. Dal caso Hristov alla spinta del “Picco”, passando per il rispetto verso un Catanzaro da non sottovalutare. Dichiarazioni raccolte da CittadellaSpezia.it
L’attesa è finita, il momento della verità è alle porte. Domani sera al “Picco” si consumerà il secondo atto della semifinale playoff di Serie B tra Spezia e Catanzaro, sfida che vale un biglietto per la finalissima e un sogno promozione ancora da coltivare. Dopo il 2-0 dell’andata firmato Di Serio e Pio Esposito, quest’ultimo a segno con una splendida punizione, i liguri partono con un vantaggio consistente, ma Luca D’Angelo non si fida. E lo ribadisce con lucidità in conferenza stampa: “Sappiamo che dobbiamo ancora qualificarci. Non penso ci saranno problemi di approccio, la squadra sarà attenta alla gara”.
L’allenatore bianconero, alla guida di uno Spezia risorto nella parte finale di stagione, sottolinea come la prestazione di mercoledì scorso sia stata figlia di una preparazione meticolosa, ma anche di una motivazione ritrovata: “Abbiamo fatto una buonissima partita meritando la vittoria. È stato lo Spezia del girone d’andata, quello che per lunghi tratti ha fatto bene prima del calo coinciso con l’allontanamento dell’obiettivo promozione. Contro il Catanzaro abbiamo giocato la partita che dovevamo, ma domani servirà lo stesso livello di intensità. È una gara complicata, da affrontare con la massima attenzione”.
Niente turnover: “È una semifinale, non si fanno esperimenti”
Nonostante i quattro diffidati — Elia, Aurelio, Pio Esposito e Hristov — D’Angelo non vuole sentire parlare di turnover: “Giocheranno i più utili alla partita, senza pensare a eventuali squalifiche. In queste occasioni non si può fare altrimenti”. E annuncia con decisione una titolarità pesante: “Hristov gioca”.
La situazione dall’infermeria appare meno allarmante del previsto. Il tecnico conferma il recupero di Reca, pronto anche per partire dal primo minuto, e lascia aperto uno spiraglio per Salvatore Esposito e Lapadula: “Entrambi convocabili, potrebbero venire in panchina. Stanno meglio, valuteremo fino all’ultimo”. Un’iniezione di qualità e fiducia in un gruppo che, a detta dell’allenatore, “sta molto bene fisicamente e giocherà con il sostegno del pubblico, che sarà un’arma in più”.
Di Serio, il ritorno del gol pesante
Tra le note liete dell’andata c’è sicuramente il ritorno al gol di Giuseppe Di Serio, a secco da sei mesi ma protagonista con una rete fondamentale. D’Angelo, che l’ha sempre difeso anche nei momenti più bui, spende parole sentite per l’attaccante: “Si sacrifica molto per la squadra, sono felice per lui. Speriamo che quel gol sblocchi qualcosa e che possa continuare a dare il suo contributo in zona offensiva”.
Lo Spezia arriva all’appuntamento decisivo con una condizione ottimale e con la consapevolezza di potersi giocare le proprie carte fino in fondo. Ma il tecnico, che anche a livello emotivo vive queste sfide con grande trasporto, mantiene il profilo basso: “Quando si gioca per vincere sono emozioni forti, ma vanno sapute gestire. La squadra sa quanto vale questa partita e cosa ci stiamo giocando”.
Focus totale, nessun pensiero all’altra semifinale
In chiusura, D’Angelo dribbla qualsiasi paragone o previsione sulla possibile avversaria in finale, glissando sull’altra semifinale tra Cremonese e Juve Stabia: “Ho visto solo gli highlights. Penso sia giusto focalizzarci sulla nostra gara. Al resto penseremo eventualmente dopo”.
Domani al “Picco” servirà la partita perfetta, ancora una volta. Il Catanzaro arriva ferito, ma non domo, e lo Spezia lo sa bene. La trappola della gestione del vantaggio è sempre dietro l’angolo, ma D’Angelo sembra avere il polso della situazione. Nel frattempo, i giallorossi sono chiamati all’impresa: ribaltare un risultato difficile su un campo ostico, e farlo con la lucidità dei grandi. Perché il sogno continua a essere possibile.
