Il calcio, si sa, è anche un mercato, e le prestazioni eccellenti sul campo si traducono spesso in un’attenzione vorace da parte dei club più ambiziosi. Questo è il destino che sembra ormai segnato per Federico Bonini, il difensore del Catanzaro che nella stagione appena conclusa ha saputo trasformare un ruolo tradizionalmente “difensivo” in una fucina di gol e assist, attirando su di sé gli sguardi della Serie A. La Cremonese, come riportato dall’esperto di mercato Gianluca Di Marzio, è il primo club a muoversi concretamente per il classe 2001, ma il Presidente Floriano Noto è già chiaro sulla valutazione del suo gioiello: serviranno diversi milioni di euro per convincere i giallorossi a privarsi di un pilastro così prezioso, in un addio che, nonostante il desiderio di trattenerlo, appare ormai quasi inevitabile.
Una stagione da bomber in difesa: i numeri clamorosi di Bonini
Federico Bonini è stato senza dubbio una delle rivelazioni più luminose della Serie B 2024-2025. Arrivato a Catanzaro con un prestito con obbligo di riscatto dall’Entella (riscatto che avverrà formalmente il prossimo 1° luglio), il giovane difensore ha sorpreso tutti per la sua capacità di incidere non solo nella propria metà campo, ma anche e soprattutto in quella avversaria. I suoi numeri parlano chiaro e sono a dir poco clamorosi per un difensore centrale: ben 9 gol e 5 assist in 40 gare stagionali. Prestazioni che, come giustamente sottolineato, sembrano più quelle di una mezzala di inserimento che di un baluardo difensivo.
Questa inaspettata vena realizzativa, unita a una solidità e intelligenza tattica che lo hanno reso un elemento imprescindibile nello scacchiere giallorosso, ha naturalmente acceso i riflettori di diverse squadre di categoria superiore. Bonini ha dimostrato di possedere non solo il talento, ma anche la mentalità per il “grande salto”, e la sua giovane età (classe 2001) lo rende un investimento ancora più appetibile per il futuro.
La Cremonese si muove per Bonini, il Catanzaro fissa il prezzo
La prima squadra a muovere passi concreti per Federico Bonini è la Cremonese. La conferma del direttore sportivo Simone Giacchetta, con il prolungamento del suo contratto, ha dato il via libera alle trattative di mercato per i grigiorossi, nonostante manchi ancora la nomina ufficiale del nuovo allenatore. Il primo nome sulla lista dell’ex dirigente dell’Albinoleffe, per costruire la squadra che affronterà la prossima stagione, è proprio quello del difensore del Catanzaro. Una scelta che denota la volontà della Cremonese di giocare d’anticipo e assicurarsi un profilo di alto livello.
Dal canto suo, il Catanzaro è ben consapevole del valore di mercato di Federico Bonini. Il Presidente Floriano Noto, noto per la sua fermezza e per la sua capacità di gestire al meglio gli asset del club, ha già fatto sapere che per privarsi del suo difensore serviranno “diversi milioni”. Una cifra che riflette non solo le straordinarie statistiche del giocatore, ma anche il suo potenziale di crescita esponenziale e la sua importanza nel progetto tecnico giallorosso. La strategia è chiara: valorizzare al massimo il talento cresciuto in casa, riconoscendogli il giusto prezzo in un mercato sempre più competitivo.
Un addio (quasi) certo che certifica il valore del progetto giallorosso
La sensazione diffusa nell’ambiente è che, nonostante la ferma posizione del Presidente Noto e la comprensibile volontà di trattenere un elemento così determinante, l’addio di Federico Bonini sia ormai quasi inevitabile. Il desiderio del giocatore di tentare il “grande salto” in Serie A, unito alle lusinghe di un club ambizioso come la Cremonese, rende il suo passaggio a una categoria superiore uno scenario altamente probabile.
Se da un lato la sua partenza rappresenterebbe una perdita importante sul campo per il Catanzaro, dall’altro certificherebbe la bontà del lavoro svolto dalla società e dalla dirigenza. La capacità di valorizzare un giovane talento fino a farlo diventare oggetto del desiderio di squadre di Serie A è un segno tangibile di un progetto solido e lungimirante. Bonini, con il suo rendimento eccezionale, ha non solo contribuito al percorso delle Aquile, ma ha anche dimostrato la capacità del club di fungere da trampolino di lancio per carriere importanti. Un addio che, seppur doloroso, sarà intriso di orgoglio per i colori giallorossi.