L’edizione odierna della Gazzetta del Sud riporta un’interessante intervista a Vincenzo Guerini, doppio ex della sfida di dopodomani tra Catanzaro e Brescia.
Guerini, che ha guidato i calabresi in due distinte stagioni, traccia un parallelismo tra il Catanzaro di Vivarini e il suo del 1987-88: “Quella stagione fu a dir poco sfiorata la promozione in Serie A, che con l’ausilio del VAR sarebbe stata quasi certamente conseguita”.
L’allenatore plaude al gioco corale del Catanzaro e paragona Iemmello a Palanca: “Iemmello rappresenta il fulcro di un gioco corale ben consolidato. In qualità di catanzarese, egli ha doppie gioie e responsabilità. Se riuscisse a condurre le Aquile in Serie A compirebbe un altro miracolo. Egli è uno spettacolo di persona e un vero trascinatore, proprio come Palanca ai miei tempi”.
Guerini offre un’analisi approfondita anche del Brescia: “La squadra ha avuto un avvio in salita, ma con l’avvento di Maran ha ritrovato serenità. Si tratta di un team tenace, adatto alla Serie B, che non brilla per estetica calcistica ma è ostico da affrontare. Il Catanzaro è più piacevole da guardare, e si evince la sinergia derivante da anni di gioco comune”.
Guerini non si sbilancia sul pronostico: “Ritengo che il Catanzaro difficilmente possa commettere due errori consecutivi. Tuttavia, è un gruppo solido che punta sempre alla vittoria. Il duello a distanza tra me e Vivarini si risolverà anche in base alle prestazioni dei giocatori in campo. Entrambi i team hanno la forza del collettivo”.
La sfida di dopodomani sarà ricca di emozioni per Guerini: “Catanzaro è una città che mi è rimasta nel cuore. Lì ho vissuto una delle esperienze più belle della mia vita”.
L’articolo si conclude con un’analisi del momento delicato del Catanzaro: “L’accaduto con la Reggiana è stato a dir poco inusuale, ma sono sicuro che la squadra saprà reagire e continuare a inseguire il sogno della Serie A”.