Stagione 2023/24 ai titoli di coda e che titoli, ci permettiamo a dire. Cosa c’è da dire di questo immenso Catanzaro che da oltre due stagioni incanta la Calabria, l’Italia e anche l’Europa del pallone attirando a se gli occhi degli addetti ai lavori e non solo. E già perché allo stadio ci sono tornati proprio tutti, lontani, donne, bambini riaccendendo l’entusiasmo di una città, di una provincia e, perché no, di una regione, perché a Catanzaro ricordiamo ci arrivano da ogni dove della regione fin dai tempi “dei nostri padri”. E quindi Cremona ultimo atto di una stagione epica, da passare agli annali, da annotare sugli almanacchi e da raccontare alle generazioni. Sampdoria, Palermo, Venezia, Cosenza bis, Parma e tante altre le pagine meravigliose da ricordare, un quinto posto in classifica che ha permesso di disputare i playoff, la super rimonta al Brescia non adatta i deboli di cuore, il pari con la Cremonese e i cinquemila dello “Zini”.
E da lì che si riparte, da quello striscione di ringraziamento di quei fantastici tifosi che guardano lontano e vedono il “futuro di gloria”. Quel futuro che si chiama Floriano Noto, “The President” che ama il Catanzaro e lo ha fatto tornare grande. Grazie alla famiglia Noto il Catanzaro è tornato a “contare”, ad essere importante, ad essere avversario temuto e rispettato. Anche le parole post Cremona della dottoressa Santacroce, moglie del presidente, sui social insieme al “maestro Vivarini” fanno ben sperare in un grande futuro, fatto di sogni concreti e obiettivi importanti. E mi viene da sognare, da guardare lontano, lontanissimo, con la sciarpa al collo e quei colori sullo sfondo. Con Diego Foresti, “il direttore” che ama Catanzaro e merita di continuare l’opera iniziata quattro anni fa quando eravamo ancora poco. Si è dovuto ricostruire tutto nella sostanza e nella forma. Ogni cosa della società è andata al suo posto, tutto ha ripreso a macinare. Siamo diventati fortissimi anche sui social, grazie al lavoro straordinario di Cristiano Politini, arrivato con il direttore Foresti, e i ragazzi dell’area comunicazione che si sono susseguiti negli anni. Contenuti straordinari e “like a palla”, meritevoli e meritati. “Il mago” Magalini, profondo conoscitore di calcio, che ha fatto tanto costruendo grandi squadre e puntando molto sui giovani. Molti hanno ripagato, altri no ma il risultato è arrivato. L’apprezzamento è totale dal mondo calcio. Carta canta, la classifica e i risultati parlano.
E poi c’è lui. Il caro Vincenzo… Viva Vivarini! Un urlo unico, profondo, un eco che riecheggia nella Catanzaro di ogni dove. Che lavoro del tecnico di Ari e il suo staff. Attento, puntiglioso, dettagliato. Fottutamente vincente! Grazie mister Vivarini, di cuore e in eterno. Catanzaro torna grande grazie a te. Ora continuiamo insieme a sognare, a vincere. Andiamo in serie A, perché ce lo meritiamo. Il tuo sogno, Mister, è giusto che lo realizzi con questi colori. E chiudo con te che sei tanto per ognuno di noi, Pietro. Iemmello è il Catanzaro. Lo scrissi in tempi non remoti che Pietro è come Totti per i romani. Il fratello che inviti a pranzo a casa la domenica, alla comunione dei tuoi figli. Colui di cui hai la maglia appesa in cameretta, di cui hai la foto autografata e di cui racconti le gesta ai compagni di scuola. Anche tu, Pietro, meriti di portarci in serie A. Il futuro di gloria passa da tutti voi che amate il Catanzaro, tutti noi che lo amiamo. Quel Catanzaro che non si discute ma si ama e merita il futuro di gloria che resterà eterna e non passerà mai.