Il Catanzaro non era un bluff. Questa l’importantissima conferma arrivata ieri dal San Nicola di Bari. La debacle (intesa come punteggio, non tanto come prestazione) di sette giorni prima col Parma, aveva, ammettiamolo, allarmato un po’ tutti, soprattutto riguardo la tenuta difensiva. Certo, a Bari qualche leggera sbavatura nel reparto arretrato si è vista (non si diano però colpe a Fulignati per cortesia, assolutamente incolpevole secondo noi) ma la padronanza di palleggio dei ragazzi di mister Vivarini che tanto aveva incantato gli osservatori da oltre un anno a questa parte, l’autorità anche mentale di Vandeputte e compagni, la facilità di arrivare sotto porta anche senza pedine finora inamovibili dello scacchiere giallorosso, hanno confermato, ove ce ne fosse bisogno, che questo è un Catanzaro che farà divertire i suoi tifosi anche quest’anno.
La classifica è bella, molto bella. Terzo posto e la possibilità di recarsi in quel di Marassi e guardare i titolati blucerchiati dall’alto in basso, la dicono lunga sul fatto che il sogno può continuare. Quindi bando alle paure, restiamo consapevoli della nostra forza perché il peggior nemico di se stessi, nel calcio come nella vita, è spesso l’insicurezza, la mancanza di autostima. Il Catanzaro può restare a lungo nelle prime posizioni e dobbiamo crederci tutti, dalla società al tecnico, dai calciatori ai tifosi. Avanti ragazzi, mercoledì sera rimandiamo battuto il Cittadella dal Ceravolo, e poi domenica invadiamo Marassi col nostro tifo, i nostri bellissimi colori e soprattutto con la nostra forza.
Foto: US Catanzaro 1929