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giovedì 26 Dicembre 2024

Il treno Catanzaro, un’alchimia da “B” e le dieci perle del “re” Pietro

E anche il Giugliano cadde sotto i colpi dell’armata Vivarini… Sembra il titolo di una storia epica ma non è altro che l’ennesima prova di forza di una squadra straordinaria, il Catanzaro, che sta mettendo in subbuglio il girone C di Lega Pro con un campionato stradominato. 44 punti totalizzati in sedici gare disputate, miglior attacco del campionato, miglior difesa e numeri di alto livello tanto da avvicinare, nelle speciali classifiche europee, top club come il Manchester City e il Paris Saint German dei ricchi emiri. Ma quel che sorprende, fin ora, della macchina perfetta diretta dal maestro Vivarini è la piacevole melodia del risultato accordata con un gioco sublime ed efficace. Tutti giocano, tutti segnano, tutti si battono su ogni pallone. Nessun muso lungo, nessun caso del “non gioco” e chi subentra, anche per un solo minuto, fa meglio di chi esce e si prende la scena e gli applausi come tutto il resto della squadra. E’ stato così fino a questo punto di stagione per il Catanzaro del presidente Floriano Noto, costruito perfettamente in estate dal direttore generale Diego Foresti e dal ds Magalini, proprio fino a ieri quando al “Ceravolo” è arrivato il buon Giugliano di Di Napoli con l’intento di “rubar” qualcosa a questo Catanzaro ma ben indirizzata dal goal “mundial” del brasiliano Ghion. “Mission impossible” per chiunque, ad oggi, ma la strada è tanto lunga e tanto dura da non poter mai abbassare la guardia e non sottovalutare nessuno. Del resto è ciò che predica sempre il buon Vivarini nelle sue conferenze pre e post gara. Tanta umiltà, tanto lavoro e tanti sacrifici per ripagare questa splendida città e il suo pubblico. Proprio quest’ ultimo a cui si chiede di aumentare le presenze al “Ceravolo” per spingere la squadra in campo, come echeggiava a gran voce l’uomo simbolo Iemmello. L’Illustrissimo dei nostri cuori ha realizzato ieri su calcio di rigore il decimo goal in campionato, undicesimo stagionale con la Coppa Italia, e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Anche ieri, una volta procurato il calcio di rigore, non ha esitato ad andarsi a prendere il pallone da vero leader e a metterla dentro, nonostante il rigore fallito ad Avellino e il grosso eco successivo alla vicenda. E’ tutta una grande alchimia e armonia in casa giallorossa dove va a segno anche il roccioso Scognamillo che fa l’Insigne degli Euro 2021 con il più classico “O tir a gir”, memorabile nell’estate azzurra che regalò il titolo all’Italia di Mancini. E domenica ecco la Virtus Francavilla di mister Calabro, che sicuramente ha fatto bene con le Aquile nella sua esperienza lasciando un ricordo positivo, con un Catanzaro non certo intenzionato ad abbassare la guardia. Ora popolo giallorosso riempite il “tempio”, l’orchestra giallorossa è pronta suonare per voi l’ennesima sinfonia di questo campionato.

Foto: US Catanzaro 1929

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