La rifondazione del Bari è ufficialmente partita. Dopo una stagione travagliata, caratterizzata dall’avvicendamento di ben quattro tecnici e una salvezza ottenuta all’ultimo respiro nei playout, la società biancorossa ha deciso di voltare pagina, ripartendo dalle fondamenta. La prima mossa è stata l’ingaggio di un nuovo tecnico, Moreno Longo, e un nuovo direttore sportivo, Giuseppe Magalini. Quest’ultimo, ex direttore sportivo del Catanzaro, ha rilasciato oggi le sue prime dichiarazioni in conferenza stampa, affiancato anche da Valerio Di Cesare.
Le prime parole di Magalini
Durante la conferenza stampa, Magalini ha delineato le sue intenzioni per la sessione estiva dei trasferimenti e ha fatto il punto sulla situazione attuale della squadra. Le sue parole, riportate da TuttoBari.com, hanno dato un chiaro segnale di determinazione e strategia per il futuro del club.
“È un piacere essere qui. Sono qui per darmi da fare con molta gioia e molto entusiasmo. Non pensavo di poter venire a Bari e mi sento molto fortunato. C’è molto da fare ma non mi spaventa. Ci sono le condizioni per fare le cose come vanno fatte. Sono molto felice di avere Valerio Di Cesare al mio fianco. Pochi proclami, ma tanta voglia di fare. Sono una persona molto disponibile. Lavoreremo tutti insieme per fare un campionato importante”.
“La società ha già riscattato Sibilli: è un valore per noi. Noi ci impegneremo per cercare altri Sibilli. Stiamo pensando con il mister su come costruire la nuova squadra. In virtù del confronto con l’allenatore sceglieremo i giocatori. Abbiamo un bel da fare sicuramente,” ha affermato Magalini, sottolineando l’importanza di una stretta collaborazione con l’allenatore Moreno Longo per costruire una squadra competitiva.
Strategia di mercato: Equilibrio tra giovani ed esperti
Magalini ha anche spiegato il suo approccio per la ricerca dei giusti rinforzi, evidenziando la necessità di trovare un equilibrio tra giocatori giovani ed esperti. “Nel tipo di lavoro c’è sempre una via di mezzo tra giovani ed esperti,” ha spiegato. “Bisogna partire da quello che abbiamo. Alcuni reparti sono scarni e vanno rimpolpati. Nell’immediato opterei per giocatori molto funzionali. Ci chiamiamo Bari e dobbiamo presentarci bene.”