Il 21 agosto segna un giorno speciale per tutti gli amanti del calcio e, in particolare, per i tifosi del Catanzaro. È il compleanno di Massimo Palanca, che compie 71 anni. Un uomo che non è stato solo un grande calciatore, ma una vera e propria leggenda vivente, capace di rappresentare al meglio lo spirito di una squadra e di un’intera città.
Palanca e il Catanzaro: storia di una leggenda
Massimo Palanca nasce a Loreto nel 1953 e si afferma come uno dei talenti più puri del calcio italiano negli anni ’70 e ’80. La sua carriera decolla quando arriva al Catanzaro nel 1974, un trasferimento che segnerà profondamente sia la sua vita che quella del club. Con la maglia giallorossa, Palanca diventa un simbolo, segnando 137 gol in 367 partite ufficiali, numeri che lo rendono il miglior marcatore nella storia del Catanzaro.
Il talento di Palanca, tuttavia, non si limita ai numeri. La sua capacità unica di segnare gol direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo lo ha reso celebre a livello nazionale. Con 13 reti realizzate in questo modo, detiene ancora oggi un record in Serie A che difficilmente verrà superato. Questi gol non erano solo spettacolari, ma incarnavano l’essenza stessa del calcio di Palanca: tecnica sopraffina, intelligenza tattica e un’incredibile precisione.
Ma Palanca è molto più di questo. Per la città di Catanzaro, è stato un eroe, un uomo che con i suoi gol e il suo impegno ha saputo dare speranza e orgoglio ai suoi tifosi in anni difficili. Anche dopo il ritiro, Palanca è rimasto legato a Catanzaro, diventando un punto di riferimento per le nuove generazioni che, pur non avendolo visto giocare dal vivo, ne conoscono le gesta attraverso racconti e video.
Oggi, a 71 anni, Massimo Palanca è ancora “O Rei” di Catanzaro. Il suo compleanno non è solo una celebrazione personale, ma un’occasione per ricordare e onorare un uomo che ha dato tutto per una squadra e una città che non lo dimenticherà mai.