Le parole di Mattia Liberali a Cronache di Spogliatoio fotografano perfettamente la mentalità di un ragazzo che, a soli 18 anni, ha già le idee chiarissime sul suo futuro. Il trequartista del Catanzaro, arrivato in estate dal Milan con uno dei colpi più chiacchierati dell’intera sessione di mercato, si racconta senza filtri tra passato rossonero, presente giallorosso e sogni azzurri al Mondiale Under 20 in Cile.
“Rispetto agli anni in Under 17, qui c’è più fisico e intensità. Nell’ultima stagione ho imparato ad adattarmi a diversi ruoli e situazioni”, spiega il classe 2007, che al Ceravolo vuole trovare l’ambiente ideale per esprimere il suo talento senza pressioni eccessive. Una maturità tattica che ha colpito anche Alberto Aquilani, che lo sta utilizzando con criterio in questa prima parte di stagione.
Dal vivaio Milan alla scelta Catanzaro: una scommessa vincente
Il trasferimento di Mattia Liberali dal Milan al Catanzaro non è stato casuale. Il ragazzo aveva già visitato la città a marzo 2025 con la Nazionale Under 19, rimanendo colpito dall’ambiente e dalla passione della tifoseria giallorossa. “Catanzaro mi ha conquistato subito, ho sentito qualcosa di speciale”, aveva dichiarato al momento dell’arrivo.
La decisione di lasciare Milanello, dove aveva fatto tutta la trafila dalle giovanili fino all’esordio da titolare in Serie A contro il Genoa, rappresenta una scelta di coraggio e maturità. Il Milan lo ha ceduto a titolo definitivo con contratto quadriennale, mantenendo il 50% sulla futura rivendita. Un’operazione che testimonia la fiducia reciproca: i rossoneri credono ancora nel suo talento, il Catanzaro scommette su un progetto a lungo termine.
La crescita tattica e l’esperienza nelle nazionali giovanili
“Nel girone del Mondiale U20 abbiamo fatto meno punti di quanti meritavamo. Vogliamo provare a raggiungere la finale”, racconta Mattia Liberali dalle interviste a Cronache di Spogliatoio, riferendosi alla competizione in corso in Cile dove l’Italia cerca il riscatto dopo un avvio sottotono. Le sue 57 presenze complessive tra Under 15 e Under 20 rappresentano un bagaglio di esperienza internazionale importante per un ragazzo della sua età.
Il percorso con la maglia azzurra lo ha formato non solo tecnicamente, ma anche caratterialmente. “In Italia la fantasia c’è. Secondo me i giocatori di qualità ci sono, negli ultimi tempi vedo un’inversione di tendenza”, spiega con orgoglio, dimostrando di credere fermamente nel movimento calcistico giovanile italiano.
Mattia Liberali: l’ambiente Catanzaro e il rapporto con Aquilani
Una delle frasi più significative dell’intervista riguarda l’inserimento nell’ambiente calabrese: “Per emergere i numeri 10 hanno bisogno di giocare palla a terra. Serve trovare la giusta realtà”. Ed è proprio questo che ha trovato al Catanzaro, dove Alberto Aquilani gli lascia libertà di movimento per esprimere al meglio le sue qualità tecniche.
“Il gruppo è sempre più unito, ci conosciamo meglio ogni partita. Da qui in poi non vincono i singoli ma chi ha più attaccamento alla maglia”, sottolinea Liberali, dimostrando di aver compreso perfettamente la filosofia di gioco del tecnico giallorosso. Un approccio che privilegia il collettivo senza soffocare l’individualità dei talenti.
Le ambizioni e il futuro: tra sogni e realtà
“Sia in nazionale sia a Catanzaro gioco trequartista. Aquilani e Nunziata mi lasciano libero di muovermi e trovare gli spazi per fare male”, racconta il giovane fantasista, che ha trovato nel ruolo di numero 10 la sua dimensione ideale. Una posizione che gli permette di esprimere al meglio visione di gioco, tecnica sopraffina e capacità di inventare soluzioni imprevedibili.
Le parole di Mattia Liberali a Cronache di Spogliatoio rivelano un ragazzo consapevole delle proprie qualità ma con i piedi per terra. “In campo cerco di farmi guidare dall’istinto. Metto sempre la squadra al primo posto”, conclude, dimostrando quella mentalità vincente che ha convinto il Catanzaro a puntare su di lui per il futuro.
Il talento classe 2007 rappresenta una delle scommesse più interessanti del calcio italiano. Al Catanzaro vuole trovare l’ambiente perfetto per crescere senza pressioni eccessive, in una piazza che sa apprezzare la qualità e che sogna in grande. Le sue dichiarazioni a Cronache di Spogliatoio confermano che la scelta giallorossa è stata quella giusta per tutti.