Il mondo del calcio è fatto di cicli, di arrivi e partenze, ma alcuni addii lasciano un segno più profondo di altri. È il caso del saluto di Guido Pagliuca alla sua Juve Stabia. Dopo aver riportato le Vespe gialloblù dalla Serie C alla Serie B e averle fatte sognare i playoff nella categoria superiore, il tecnico ha ufficializzato la fine del suo percorso a Castellammare di Stabia con una lettera aperta, densa di emozione e gratitudine. Un messaggio che va oltre la semplice comunicazione professionale, rivelando il legame profondo creatosi in due anni intensi e ricchi di successi. Il suo futuro sarà all’Empoli, ma le parole di Pagliuca sono un inno a un’avventura che ha fatto la storia del club campano.
La lettera di un addio annunciato ma sentito: “Abbiamo fatto la storia”
Le parole di Guido Pagliuca sono cariche di affetto e riconoscenza. “Scrivo queste parole con grande emozione e gratitudine”, esordisce il tecnico, rivolgendosi “Alla città di Castellammare, ai miei giocatori, a voi cari tifosi”. Un incipit che sottolinea subito il rapporto speciale costruito in un biennio che ha trasformato la Juve Stabia da potenziale sorpresa a protagonista indiscussa. La decisione di intraprendere “nuovi percorsi professionali” è stata presa “in accordo con la società e con il Presidente Langella”. Pagliuca la motiva con la “consapevolezza di aver dato tutto me stesso per una città, per una maglia, per una società e per un gruppo di ragazzi unico che, senza dubbio, mi ha dato tanto, tantissimo”. È il riconoscimento di un impegno totale, di un’abnegazione che ha portato a risultati straordinari.
Il tecnico cecinese non nasconde la possibilità che la sua scelta possa generare “delusione e dispiacimento” in alcuni, ma si augura che altri “capiranno la mia scelta sul piano professionale ma anche e soprattutto su quello umano”. È la chiara indicazione di una riflessione profonda, che va oltre la mera opportunità di carriera. “In questi due anni, Castellammare è diventata un po’ anche casa mia”, confessa Pagliuca, esprimendo apprezzamento per il “calore”, la “passione per il calcio” e l'”attaccamento alla maglia” dei tifosi. Ricordi “indelebili” e un “affetto sincero” sono il lascito emotivo di questa esperienza, scandito dai “cori” e dai “colori” gialloblù.
Pagliuca e la Juve Stabia, dalla promozione storica ai playoff: un percorso da incorniciare
La lettera di Pagliuca ripercorre i momenti salienti di questo biennio memorabile alla guida della Juve Stabia. Il primo, e forse più significativo, è il ricordo della promozione dalla Serie C alla Serie B. “Un traguardo che abbiamo conquistato tutti insieme”, scrive, sottolineando il ruolo fondamentale della “passione sugli spalti, in casa ed in trasferta, a spingerci oltre ogni limite”. Quella festa, “l’abbraccio di un’intera città”, rimarrà “per sempre impressa nel mio cuore”. Un’immagine che risuona forte anche per i tifosi del nostro Catanzaro, che ben conoscono la gioia di simili imprese.
Ma Pagliuca non si ferma qui. Con orgoglio, il tecnico evidenzia l’annata appena conclusa in Serie B: “Abbiamo fatto la storia disputando un campionato che ci ha visto protagonisti, andando ben oltre gli obiettivi iniziali”. Un percorso che ha portato la Juve Stabia a competere per la Serie A, dimostrando che “con impegno, unità d’intenti e il vostro sostegno costante nessun obiettivo, anche quello più grande, ci era precluso”. È il trionfo della mentalità vincente e della simbiosi tra squadra e ambiente, un esempio di come la programmazione e il lavoro possano superare le aspettative.
I ringraziamenti a tutti i protagonisti: la forza di un gruppo vincente
La parte finale della lettera è un corale ringraziamento a tutte le componenti che hanno contribuito a questi successi. Prima di tutto i “giocatori e ragazzi meravigliosi dai valori incredibili”, la vera linfa vitale della squadra. Poi lo staff, la società, con un “grazie pubblico” al Presidente Andrea Langella per il rispetto dimostrato nell’accogliere la sua decisione e per aver tentato di convincerlo a restare. Non manca il ringraziamento al direttore sportivo Matteo Lovisa, all’amministratore Filippo Porcino, all’Avv. Maglione Francesco, al Team Manager Pino Di Maio e a tutte le figure che hanno lavorato “in silenzio lontano dai riflettori”. Un passaggio toccante è dedicato anche ai giornalisti e alla stampa, per “la collaborazione, il reciproco rispetto e l’empatia”, soprattutto nei momenti più delicati.
Un saluto completo, che abbraccia ogni singolo componente di un’avventura che, come sottolinea Pagliuca, ha reso Castellammare “una città splendida”. L’augurio finale è per “un futuro ricco di successi” per la Juve Stabia e la sua città, firmato con “affetto e riconoscenza”. Un addio che, per quanto doloroso per i tifosi delle Vespe, suggella un rapporto indissolubile e lascia un’eredità importante, sia in termini di risultati che di valori umani e professionali, nel panorama del calcio italiano. Ora, per Pagliuca, l’avventura all’Empoli è pronta a cominciare.