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lunedì 21 Aprile 2025

De Angelis elogia il Catanzaro: “Società solida e seria. Caserta molto bravo”

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Nel panorama calcistico internazionale, emerge una storia italiana che merita particolare attenzione: quella di Stefano De Angelis, attualmente alla guida del Birkirkara a Malta, dove sta scrivendo pagine significative della sua carriera da allenatore. In un’intervista approfondita al Corriere della Calabria, l’ex calciatore di Cosenza, Catanzaro e altre prestigiose squadre italiane, ha offerto una lucida analisi del calcio calabrese, con particolare focus sulla realtà giallorossa del Catanzaro.

Il successo maltese: una storia di determinazione

De Angelis sta vivendo la sua terza stagione nel campionato maltese, dove i risultati parlano chiaro: “Con il Birkirkara siamo primi nel torneo di chiusura, dopo il secondo posto in quello di apertura”. Un percorso impressionante per una squadra che, come sottolinea il tecnico, “ha speso molto meno di altre realtà come Floriana, Hamrun Spartans e Sliema Wanderers”.

La sua avventura maltese iniziò con l’Hamrun Spartans, dove ha conquistato due scudetti e sfiorato la qualificazione ai gironi di Conference League, fermandosi solo contro il Partizan Belgrado. “Quest’anno”, spiega De Angelis, “la società del Birkirkara ha chiesto a me e al mio staff di arrivare tra le prime tre ed entrare in Europa. Stiamo facendo di più, ma il difficile viene adesso perché ci stiamo giocando campionato, Coppa di Malta e ovviamente la qualificazione o alla Champions o alla Conference League”.

Una crescita professionale e umana

L’esperienza maltese rappresenta per De Angelis molto più di un semplice incarico professionale. “È un’avventura importante sia dal punto di vista calcistico che umano”, racconta. “Qui vivo in un ambiente multirazziale, sia dentro che fuori dal campo di gioco. Ho l’opportunità di allenare atleti che vengono dall’Africa, dall’America e dall’Europa. In squadra ho anche due calciatori italiani. Insomma, culture miste che si uniscono per correre dietro a un pallone”.

Il modello Catanzaro: quando la società fa la differenza

Particolarmente interessante è l’analisi che De Angelis fa del Catanzaro, squadra di cui ha vestito la maglia da calciatore. “A Catanzaro funziona la società, la differenza è questa”, afferma con convinzione. “Quando c’è un’organizzazione solida che viene da anni di lavoro serio, è difficile sbagliare i campionati”.

Il tecnico evidenzia come il successo giallorosso non sia frutto del caso: “Ricordo che a inizio anno ci sono state polemiche per le partenze di Vivarini e di alcuni calciatori, ora tutti sono felici. Caserta è un allenatore molto bravo. Nei momenti di difficoltà che non sono mancati, ha saputo rimboccarsi le maniche ripartendo con umiltà. Ma ha potuto farlo perché alle spalle aveva una dirigenza di spessore”.

La differenza tra calcio italiano e maltese

De Angelis offre uno spaccato interessante sulle differenze metodologiche tra il calcio italiano e quello maltese: “L’approccio dei calciatori alle partite è completamente diverso rispetto all’Italia. Da noi è assurdo che prima di una gara arrivi lo speaker nello spogliatoio con la musica sparata al massimo. Qui, invece, è naturale, ed è una cosa che ho fatto anche mia”.

“In Italia”, prosegue, “forse esasperiamo tutto cercando la perfezione o l’ago nel pagliaio quando le cose vanno male. Anche qui, soprattutto in società di spessore come la mia, le pressioni esistono, abbiamo una grossa tifoseria. Ma si tende a non ingigantire ogni aspetto del nostro lavoro”.

Lo staff italiano e l’importanza del team

Al suo fianco, De Angelis può contare su uno staff tutto italiano: “Con me ci sono il mio vice Alessandro Caridi e Giuseppe Saccà come preparatore atletico, un ragazzo in gamba nonostante la giovane età, che ha lavorato con la Reggina. Sono ragazzi professionali, instancabili. Per loro si tratta di un’esperienza del tutto nuova e non sempre facile, ma mi stanno dando una mano impressionante”.

Il futuro e le ambizioni

Nonostante il successo a Malta, De Angelis non nasconde il desiderio di tornare in Italia “con un progetto serio”. Ha già rifiutato tre chiamate, inclusa una da un club importante di Serie C, per rispetto del progetto Birkirkara. “Non avrei lasciato neanche per il Milan una situazione che ho messo in piedi io partendo da zero, insieme all’aiuto della società e del mio staff”.

L’analisi di De Angelis sul Catanzaro evidenzia un aspetto fondamentale del calcio moderno: il successo sportivo è strettamente legato alla solidità societaria. Il modello giallorosso, caratterizzato da programmazione e visione a lungo termine, rappresenta un esempio virtuoso nel panorama calcistico italiano.

La testimonianza di De Angelis offre spunti preziosi sulla gestione sportiva e sull’importanza di una struttura societaria solida. Il caso Catanzaro dimostra come la continuità progettuale e la pazienza possano portare a risultati significativi, anche quando si attraversano momenti di difficoltà.

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