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sabato 7 Dicembre 2024

Pisa tappa fondamentale per sicurezza e autostima. Frosinone occasione irripetibile. L’analisi di Lello Talarico

Archiviato un altro pareggio esterno più che convincente in quel di Pisa, dopo quello di Bari di cui a suo tempo abbiamo già detto, e con in mezzo la netta vittoria sul Sudtirol, il Catanzaro si appresta nel pomeriggio di oggi ad affrontare al Ceravolo il fanalino di coda Frosinone, subito dopo la partita con la capolista, in un testa coda curiosamente consecutivo, quanto avvincente. A Pisa dicevamo di un pareggio convincente, in casa di una squadra che davanti ai suoi tifosi aveva sempre segnato e anche vinto, se si esclude il pari due a due alla prima giornata, con il tuttora imbattuto Spezia.

I numeri sono importanti e dicono che il Pisa, attuale capolista, ha impattato all’ Arena Garibaldi solo ed esclusivamente contro una squadra di vertice come lo Spezia, dicevamo ancora imbattuta, subendo si due gol, ma facendone altrettanti; l’unica altra squadra, al momento, uscita indenne dall’Arena Garibaldi, è proprio il Catanzaro e addirittura senza subire gol, imponendo alla capolista uno zero a zero ricco di contenuti e personalità, raggiungendo per la quinta volta su undici, l’importante risultato di mantenere la porta inviolata.

E il tutto senza poter schierare due calciatori esperti e fondamentali come Situm e Petriccione, cosa di non poco conto, ma anche avvalendosi e bisogna dirlo, di un turnover operato dal tecnico Inzaghi che non ha schierato dall’inizio calciatori pericolosissimi per stazza e mobilità come Moreo, Lind e per altri versi Arena. Turnover non certo previsto alla vigilia, anzi totalmente insperato che in certo senso ha reso meno gravi le assenze del Catanzaro.

Oggi si volta pagina e la partita con il Frosinone, alla disperata ricerca di punti, dà la possibilità ai giallorossi di valorizzare veramente una crescita evidente di rendimento, con una vittoria che li porterebbe ad avere una classifica da play off. Mister Caserta in conferenza ha sottolineato come la posizione dei ciociari sia bugiarda per valore della rosa, ma anche per evidente sfortuna patita in alcuni incontri.

Il nuovo tecnico Leandro Greco, ha subito accantonato il 4 2 3 1, adottato quest’anno dal nostro ex mister Vivarini, sostituendolo con un più affidabile 3 5 2 che finora ha però prodotto solo due pareggi consecutivi, interrompendo comunque una deriva di sconfitte, alternate ad altri mediocri pareggi, che non potevano più essere accettati e che hanno determinato l’esonero, impronosticabile ad inizio stagione, dell’ex tecnico giallorosso di Ari. Inutile approfondire piu di tanto sui singoli calciatori del Frosinone, sono tutti di valore e comunque non possiamo evitare di ricordare che l’ex difensore centrale giallorosso Monterisi, ora giuda la difesa a tre da vero leader e che l’altro ex e giovane Ambrosino, rimane una seconda punta di grande valore.

Il Catanzaro si ritrova un po’ incerottato a centrocampo, con Petriccione in forte dubbio pur essendo stato convocato, con Situm out totalmente e con Pompetti fuori per squalifica. Verrà sicuramente riproposto il 3 5 2, più che convincente da Bari in poi, che con Bonini terzo a sinistra, pronto a fare anche il quarto, Scognamillo al centro e Brighenti sul centro destra, sta offrendo un assetto difensivo di grande efficacia e rendimento. Un eventuale, quanto improbabile impiego di Antonini, si potrebbe configurare solo con la contemporanea decisione, di concedere un turno di riposo a Brighenti.

Caserta ieri su questo punto, tra l’altro affrontato per sua precisa scelta, è stato chiarissimo: Antonini è un titolare aggiunto, ma in questo momento “sta lavorando con serietà suoi suoi punti deboli, rappresentati da scarsa rapidità e velocità nei primi metri”. Antonini rimane un difensore molto valido, ma questo suo limite è evidente agli occhi di chi sa di calcio, anche se la sua eleganza e valenza fisica nei contrasti corpo a corpo, nel gioco aereo in area di rigore e in entrambe le fasi, spesso fa dimenticare questa lacuna molto grave per un centrale difensivo e che per essere assorbita, pone l’esigenza che al suo fianco ci siano due braccetti veloci a compensare, o almeno uno nel caso di coppia centrale di schieramento a quattro.

Lo scorso anno in una partita di capitale importanza, come il derby vinto a Cosenza, Antonini non fu schierato, anche se titolare fisso fino ad allora. Gli fu preferito Brighenti in coppia con Scognamillo e Veroli più decentrato ,con Situm terzino destro basso di una difesa a quattro. Questo perché la sua lentezza non dava sicurezza contro un attacco mobile e veloce costituito da Tutino e Antonucci più Marras, altro elemento molto rapido che dopo l’uscita per infortunio di Tutino, accentrò molto il suo gioco. Quando a venti minuti dalla fine fu sostituito Brighenti, non entrò Antonini ma gli fu preferito il velocissimo anche se giovane Miranda.

Questo per dare una spiegazione e configurare le caratteristiche del forte centrale brasiliano, il cui lato debole era ben noto anche a Vivarini. Andiamo a guardare il centrocampo: oggi sarà assente Pompetti per squalifica e per chi avesse ancora dubbi, la sua prestazione di Pisa ha dimostrato che questo forte e ancora giovane centrocampista non può sostituire Petriccione come play, ma solo affiancarlo nella fase di impostazione, lasciando al vero regista giallorosso l’incombenza primaria davanti alla difesa, perché superiore nella lettura del gioco da dietro.

Oggi si tenterà il recupero in extremis di Petriccione e rimane il solo Pontisso a potersi esprimere in quel ruolo, essendo Koutsoupias e Coulibaly due interni di centrocampo più incursori che tattici. Da non trascurare neanche le nomination di Pagano e addirittura di Ceresoli, calciatore molto rapido e capace di fare il centrocampista laterale in un assetto a tre in quella zona di campo. Le soluzioni, anche se mai provate finora ci sono e anche molto valide, seppur in una condizione di emergenza.

Sugli esterni crediamo che per sostituire Situm a destra, la scelta ricadrà su Cassandro, elemento molto valido in fase difensiva, quanto spesso impreciso in fase d’attacco, ma che comunque compensa l’attitudine totalmente opposta di D’Alessandro sulla fascia opposta. L’ ex Monza è anche capace di ripiegamenti difensivi importanti e decisivi, ma chiaramente la sua freschezza fisica va preservata per la fase offensiva, dove sicuramente eccelle.

Non crediamo alla contemporanea presenza in campo di Compagnon da una parte e D’Alessandro dall’altra. Uno dei due e crediamo sia Compagnon, partirà dalla panchina. In attacco molti addetti ai lavori, danno per certo l’impiego di La Mantia al fianco di Iemmello, ma noi non escludiamo affatto il ritorno dal primo minuto di Biasci. Rimane questa volta sicuramente defilato Pittarello che a Pisa, come gli capita spesso ultimamente, ha lottato come un leone senza incidere molto.

Attendiamo di vedere parte attiva del progetto anche due elementi del valore di Turicchia sulla fascia sinistra e di Buso come esterno alto o seconda punta. Questi due calciatori non possono ancora a lungo rimanere ai margini, è la squadra stessa che ne ha bisogno nell’ottica di una crescita importante e duratura che deve per forza di cosa passare attraverso l’inserimento attivo nel progetto, di tutti i calciatori più forti. La rosa è molto ampia e in alcuni settori anche troppo, a Gennaio saranno sicura effettuati i giusti movimenti. Intanto procediamo con intelligenza, cercando di tenere sul pezzo tutti, quanto più sia possibile. E questo all’interno di una crescita che oggi potrebbe avere il sugello definitivo.

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