Fulignati 8 – Mette a tacere tutti quelli che avevano iniziato a criticarlo, anche aspramente, con una gara eccellente sotto tutti i punti di vista. Inizia con un grande intervento su un calcio di punizione nel primo tempo e prosegue con almeno altre quattro parate eccezionali. Non sbaglia nulla nelle uscite e nell’ordinaria amministrazione. Spettacolare nel gioco con i piedi e soprattutto nei lanci.
Scognamillo 7.5 – Tenace, sempre agonisticamente sul pezzo e uomo ovunque. Non sbaglia un intervento ed è indomito su ogni pallone. Anche lui è sempre più una sicurezza.
Brighenti 6.5 – Il rigore è decisamente dubbio e il VAR non lo corregge perché l’arbitro Marinelli sostiene di aver visto tutto (cosa, non si sa). Ma solo pseudo-arbitri e pseudo-osservatori arbitrali possono sostenere che lui colpisca l’avversario prima del tiro, quando le immagini dimostrano il contrario. In ogni caso, Brighenti rischia troppo con questi interventi, perché alcuni direttori di gara “abboccano” ed altri no. Per il resto, una buona prestazione.
Krajnc 6 – Non commette errori, ma perché dove non arriva lui a tappare buchi, ci pensano i compagni ad aiutarlo. Da rivedere.
Katseris 7.5 – Qualcuno lo aveva definito ancora un po’ “grezzo”, ma chi lo ha affermato avrebbe bisogno urgente di un buon oculista. Determinato e coriaceo in fase difensiva, è una folgore in quella offensiva, con discese esaltanti, numeri tecnici e qualche dribbling di alta scuola. Inamovibile e guai a chi ce lo tocca (Dal 72’ Oliveri 6 – Dà il suo contributo alla gara, con le qualità che ben conosciamo).
Verna 7 – Come sempre è la “tigre” del centrocampo. “Azzanna” tutti. E nelle partite in cui c’è da battagliare si esalta. Il Ferraris in questo senso è un campo perfetto.
Ghion 7 – Con la sua tecnica, la sua classe nel trattarla e il suo senso del ritmo di gioco, è come sempre fondamentale (Dal 72’ Pontisso 6 – In uno scampolo di partita, dà una generosa mano al centrocampo).
Brignola 7 – Qualcuno avrà storto il naso a vederlo titolare, ma al netto di un po’ di confusione porta vivacità e risulta alla fine il man of the match. Scelta azzeccata (Dal 77’ Ambrosino 6.5 – Il centravanti procidano di scuola Napoli, nazionale Under20, fisicamente e tecnicamente può dare un grande contributo all’attacco. Ed ha fatto subito vedere di che pasta è fatto. Buona l’intesa con Iemmello, che, se non fosse stato per un fallo, avrebbe potuto dare il terzo gol).
Vandeputte 6.5 – Con una conclusione beffarda che manda del tutto fuori fase la difesa e il portiere della Samp, realizza subito il gol del pari. Per il resto, sappiamo che può fare ancora meglio (Dal 59’ Stoppa 6.5 – Appena può, avvia la ripartenza in attacco, e sfiora anche il gol, impegnando il portiere avversario in un difficile intervento).
Iemmello 7.5 – Non segna, ma è sempre un pericolo costante in area di rigore. Nell’azione del secondo gol, mette in mostra tutta la sua tecnica e capacità di giocare il pallone in area di rigore. Segna nella ripresa, ma il gol è giustamente annullato per l’azione fallosa di Ambrosino che gli fa da assist-man.
Biasci 6.5 – Generoso come sempre, anche se non si rende particolarmente pericoloso (Dal 59’ D’Andrea 6.5 – Appena prende palla, la sensazione è che può sempre inventarsi qualcosa) .
Allenatore Vivarini 8 – Al di là della classifica – che in Serie B conta come il due di briscola – il Luigi Ferraris è sempre un campo difficile e la Sampdoria è comunque una squadra capace di dare parecchi grattacapi. E così è stato, ma la personalità del Catanzaro ha fatto la differenza. Questa squadra sta acquisendo la mentalità giusta: saper giocare, ma anche saper soffrire, quando occorre. A differenza dell’illustre (come giocatore, è ovvio) omologo sampdoriano, Vivarini tatticamente non sbaglia nulla. Ottime e vincenti le scelte della formazione iniziale, azzeccati i cambi nella ripresa.
Foto: US Catanzaro 1929