Il dibattito politico a Catanzaro si infiamma con le recenti dichiarazioni di due esponenti di spicco del Consiglio Comunale: Raffaele Serò e Igea Caviano. Al centro della polemica, le affermazioni del consigliere regionale e comunale Antonello Talerico, accusato da Serò di “servilismo politico” e da Caviano di “avvelenare i pozzi” con un atteggiamento che mina la coesione e il progresso della città. Un confronto che pone interrogativi importanti sul futuro politico e amministrativo del capoluogo calabrese.
Raffaele Serò: “Il servilismo di Talerico danneggia Catanzaro”
In una nota ufficiale, il consigliere comunale Raffaele Serò ha criticato aspramente le dichiarazioni di Antonello Talerico, definendo il suo sostegno al presidente regionale Occhiuto come un atto di servilismo politico che non giova a Catanzaro.
“Talerico definisce Occhiuto il numero uno, capace di cambiare l’immagine della Calabria nel mondo. Ma tutti gli indicatori economici e sociali continuano a posizionare la Calabria come ultima in Europa,” ha dichiarato Serò, sottolineando il divario tra le parole di Talerico e la realtà vissuta dalla regione.
Serò ha lodato invece l’operato del presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso e del consigliere Antonio Montuoro, elogiandoli per il loro impegno nell’interesse di Catanzaro.
“Quando si tratta del nostro capoluogo, Mancuso e Montuoro mettono da parte l’appartenenza politica per aiutare la città. Talerico, invece, non sembra aver prodotto nulla di concreto per Catanzaro, nemmeno nei due anni in cui ha gestito settori chiave dell’amministrazione comunale come rifiuti e attività commerciali.”
Serò ha inoltre evidenziato la percezione di una maggiore attenzione politica verso città come Reggio Calabria e Cosenza, a scapito di Catanzaro, citando come esempio la questione della facoltà di Medicina.
Igea Caviano: “Talerico avvelena i pozzi, noi lavoriamo per il bene della città”
Alle critiche di Serò si aggiunge la voce della consigliera comunale Igea Caviano, che ha replicato alle dichiarazioni di Talerico accusandolo di minare la coesione politica e sociale della città.
“Quando si avvelenano i pozzi, a rimetterci non sono solo gli avversari, ma è l’intera collettività,” ha affermato Caviano, sottolineando come l’atteggiamento di Talerico non sia in linea con i valori di democrazia e responsabilità che dovrebbero guidare l’azione politica.
Caviano ha descritto il difficile contesto in cui l’attuale amministrazione ha iniziato il proprio mandato, ereditando una città stanca, sfiduciata e gravata da problemi strutturali, ma ha anche rivendicato i progressi fatti.
“Abbiamo iniziato un lavoro di ricostruzione in condizioni difficilissime, con una macchina comunale abbandonata e casse comunali in sofferenza. Nonostante tutto, abbiamo evitato il commissariamento dell’Ente e cominciato a risolvere problemi annosi come il sistema idrico, i rifiuti e le strade.”
La consigliera ha ribadito l’importanza di una politica che metta al centro il bene comune, invitando alla collaborazione costruttiva e al rispetto reciproco, senza personalismi o atteggiamenti distruttivi.
Il futuro politico di Catanzaro: visioni a confronto
Le posizioni espresse da Serò e Caviano riflettono due approcci diversi ma complementari al dibattito politico. Da un lato, Serò pone l’accento sulla necessità di una maggiore rappresentanza per Catanzaro a livello regionale, criticando il presunto immobilismo di Talerico. Dall’altro, Caviano richiama l’attenzione sull’importanza di una politica orientata al futuro, capace di costruire soluzioni e non di alimentare divisioni.
Entrambi i consiglieri evidenziano la necessità di una politica forte e responsabile per rilanciare Catanzaro, una città che, nonostante il suo ruolo di capoluogo regionale, soffre da anni per la perdita di peso politico e autorevolezza.
Un invito al dialogo e alla responsabilità
Il dibattito su Catanzaro e sul suo futuro politico resta aperto, con posizioni che sollevano domande cruciali per la città: come recuperare il prestigio e l’efficacia politica di un capoluogo che sembra essere sempre più marginalizzato? Le accuse reciproche tra consiglieri possono trasformarsi in un confronto costruttivo o rischiano di alimentare ulteriormente il clima di sfiducia tra cittadini e istituzioni?
A Catanzaro serve una politica unitaria e lungimirante, capace di guardare oltre le divisioni personali e di restituire alla città il ruolo che merita. Il cammino è in salita, ma è solo con il contributo di tutti che si può costruire un futuro migliore per il capoluogo calabrese.