Giuseppe Sibilli squalificato per 8 mesi: la FIGC ha ufficializzato una delle sanzioni più severe degli ultimi anni in materia di scommesse sportive. L’attaccante del Bari, accusato di aver effettuato numerose puntate su incontri ufficiali organizzati da FIGC, UEFA e FIFA, dovrà scontare una squalifica che lo terrà lontano dai campi fino a maggio 2025, oltre a pagare una multa di 20.000 euro. Una notizia che scuote il campionato di Serie B e che rappresenta un duro colpo per il Bari, che dovrà fare a meno di uno dei suoi attaccanti proprio nel momento cruciale della stagione.
Sibilli squalificato: la sanzione della FIGC e le prescrizioni alternative
La sanzione inflitta a Giuseppe Sibilli dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio rappresenta un caso emblematico nella lotta contro le scommesse illegali nel calcio italiano. Sibilli squalificato per 16 mesi, di cui 8 commutati in prescrizioni alternative: questa la decisione della Procura Federale dopo le indagini che hanno accertato le violazioni delle normative sull’integrità del gioco. L’attaccante del Bari ha ammesso di aver effettuato puntate su partite ufficiali, violando così il Codice di Giustizia Sportiva che vieta categoricamente ai tesserati di scommettere sul calcio.
La FIGC ha deciso di commutare otto dei sedici mesi di squalifica in un percorso di riabilitazione e consapevolezza sui danni derivanti dalle scommesse illecite. Una scelta che testimonia la volontà della Federazione di non limitarsi alla punizione, ma di educare i calciatori sui rischi del gioco d’azzardo. Le prescrizioni imposte a Sibilli prevedono la partecipazione a un piano terapeutico della durata minima di otto mesi, un percorso che dovrà essere seguito con il supporto di specialisti nel trattamento delle ludopatie.
Oltre al piano terapeutico, Sibilli squalificato dovrà presenziare a un ciclo di 16 incontri pubblici distribuiti nell’arco di otto mesi. Questi incontri si svolgeranno presso associazioni dilettantistiche, centri scolastici o centri dedicati al recupero da ludopatie, e saranno organizzati in collaborazione con la FIGC. Un modo concreto per trasformare una sanzione in un’opportunità di sensibilizzazione, portando la testimonianza diretta di chi ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze delle scommesse illegali.
Il caso Sibilli e l’impatto sul Bari in Serie B
La squalifica di Sibilli arriva in un momento delicato per il Bari, che sta cercando di risalire la classifica di Serie B dopo un avvio di stagione complicato. L’attaccante, arrivato in estate con grandi aspettative, aveva già collezionato alcune presenze con i galletti, e la sua assenza per otto mesi rappresenta un problema non indifferente per l’allenatore Fabio Caserta. Come raccontavamo nell’analisi della sesta giornata di Serie B, il campionato cadetto è equilibratissimo, e ogni assenza pesa come un macigno sulle ambizioni delle squadre.
Il Bari dovrà quindi riorganizzarsi in attacco, cercando soluzioni alternative per sopperire all’assenza di Sibilli. La squadra pugliese, che ha ambizioni di playoff, non può permettersi passi falsi, e la squalifica del suo attaccante arriva in un momento in cui ogni punto vale doppio. Per i tifosi giallorossi del Catanzaro, che sabato affronteranno il Monza all’U-Power Stadium, la notizia della squalifica di Sibilli non ha un impatto diretto, ma rappresenta un campanello d’allarme su quanto sia importante rispettare le regole del fair play e dell’integrità sportiva.
La sanzione a Sibilli squalificato per scommesse illegali si inserisce in un quadro più ampio di lotta alle irregolarità nel calcio italiano. Negli ultimi anni la FIGC ha intensificato i controlli e le sanzioni nei confronti di calciatori, allenatori e dirigenti coinvolti in attività di scommesse, con l’obiettivo di tutelare l’integrità del gioco e restituire credibilità al movimento. Il caso di Sandro Tonali, squalificato per 10 mesi per scommesse mentre giocava nel Newcastle, e quello di Nicolò Fagioli della Juventus, sono solo alcuni degli esempi più recenti di come la Federazione non faccia sconti a nessuno, indipendentemente dal nome o dalla squadra di appartenenza.
Scommesse nel calcio: la FIGC alza il livello delle sanzioni
La decisione della FIGC di squalificare Sibilli per 8 mesi effettivi (16 complessivi con le prescrizioni alternative) rappresenta una delle sanzioni più severe degli ultimi anni in materia di scommesse sportive. La Federazione ha voluto lanciare un messaggio chiaro: chi scommette sul calcio viene punito duramente, senza possibilità di appello. La multa di 20.000 euro, sommata alla squalifica e alle prescrizioni obbligatorie, testimonia la volontà di colpire non solo economicamente ma anche moralmente chi viola le regole.
Il percorso di riabilitazione imposto a Sibilli squalificato prevede un monitoraggio costante da parte della Procura Federale, che dovrà verificare il rispetto di tutte le prescrizioni stabilite. Gli incontri pubblici dovranno essere comunicati preventivamente alla Procura, che avrà il compito di assicurarsi che il calciatore partecipi attivamente al programma di sensibilizzazione. Un controllo serrato che dimostra come la FIGC non voglia limitarsi a una sanzione formale, ma intenda verificare che il percorso di riabilitazione sia reale ed efficace.
Per il Bari, la squalifica di Sibilli rappresenta anche un danno d’immagine non indifferente. La squadra pugliese, che ha investito molto sul mercato estivo per costruire una rosa competitiva, si ritrova ora a dover gestire una situazione delicata, con un giocatore fuori rosa per otto mesi e con l’obbligo di supportarlo nel percorso di riabilitazione. Una vicenda che ricorda quanto sia importante educare i giovani calciatori sui rischi delle scommesse, un tema che dovrebbe essere affrontato già nei settori giovanili per prevenire situazioni come quella di Sibilli.
La sanzione a Sibilli squalificato per scommesse illegali si inserisce in un contesto più ampio di tutela dell’integrità del calcio italiano. La FIGC, attraverso la Procura Federale, sta intensificando i controlli e le indagini su possibili irregolarità, con l’obiettivo di garantire che il campionato di Serie B e tutte le competizioni nazionali si svolgano nel rispetto delle regole. Per i tifosi del Catanzaro, che seguono con passione la loro squadra in questo avvio di stagione complicato, la notizia della squalifica di Sibilli rappresenta un monito: il calcio deve essere pulito, e chi sbaglia deve pagare.
Sabato il Catanzaro sarà impegnato a Monza, alla ricerca della prima vittoria stagionale dopo sei pareggi consecutivi che hanno scritto un record storico. Come dichiarato da Aquilani nella conferenza stampa post-Sampdoria, “la squadra deve continuare a credere in quello che fa, perché così arriveranno le vittorie”. E mentre il Bari dovrà fare a meno di Sibilli per otto mesi, i giallorossi calabresi possono contare su un gruppo unito e determinato a spezzare la striscia di pareggi e a conquistare i primi tre punti stagionali.
