Una piazza in fermento. Non sono bastate le parole tanto attese del direttore sportivo Polito a riportare un pò di tranquillità in città, anzi, come spesso accade, hanno generato ulteriori polemiche. La piazza, si sa, vive su una continua altalena di emozioni. La partita di Salerno, dopo un primo tempo un pò più sbilanciato da parte degli uomini del mister Caserta, si è conclusa con un secondo tempo vissuto per non perdere (ringraziando ben due volte Pigliacelli), lasciando scorie tra la tifoseria.
Certamente, gli ultimi due anni e mezzo hanno affinato il gusto del popolo giallorosso, e su questo punto specifico è importante ricordare che il tifoso non deve essere troppo ambizioso nel voler vedere la propria squadra attaccare con armonia, segnare a raffica, concludere azioni in maniera magistrale e, soprattutto, vincere e convincere. Nel calcio non è sempre così, e probabilmente il nostro caso degli ultimi anni è un’eccezione.
Tornando indietro, il vero tifoso giallorosso è abituato alla sofferenza, sia dentro che fuori dal campo. Due partite sottotono in Serie B non devono far cadere in depressione un popolo caloroso come il nostro, occorre piuttosto prendere esempio dai 3.000 tifosi a Salerno che, al termine della partita, hanno sostenuto con entusiasmo i propri colori, confermando la grandezza e la maturità della tifoseria giallorossa.
Domenica arriva un’altra squadra che non sta attraversando un buon momento e probabilmente sarà un’altra partita in cui entrambe le compagini non vorranno perdere, anzi, proveranno in tutti i modi a vincerla. La partita potrebbe essere decisa da un episodio e da chi metterà più cattiveria in campo.
È certo che il pubblico dovrà sostenere la squadra per 90 e più minuti, poiché potrebbe essere il dodicesimo uomo a spingere la squadra e a dissipare la negatività che si respira in città. Siamo la città delle tre V e il vento la fa da padrone; l’ auspicio è che questa volta porti un po’ d’aria fresca e pulita in una situazione attualmente opaca.
Sosteniamo insieme per 90 minuti gli uomini, il mister, i dirigenti, la società, lasciando a casa le preoccupazioni e le energie negative. Riempiremo il Ceravolo e lo sosterrremo come solo noi sappiamo fare, perché non è solo una partita, ma è una battaglia da vincere insieme!”