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domenica 9 Febbraio 2025

Analisi della partita Sudtirol-Catanzaro: consuntivi del girone d’andata e prospettive future – di Lello Talarico

Il girone d’andata termina con la coda polemica di un derby ormai vinto e buttato via nell’ultima azione, preceduta da una scriteriata scelta di Brignola, che invece di tenere palla, si invola alla ricerca di un raddoppio inutile quanto impossibile da quella posizione. Questo tragico errore, permette che si riparta dalla rimessa dal fondo di Micai, che l’arbitro fuori da ogni logica sui tempi di recupero, concede di far battere.

Poi il doppio errore di Scognamillo, che causa prima una punizione del tutto inutile e poi sullo sviluppo della stessa il calcio di rigore, al MINUTO 106, con un intervento di mano scomposto e cervellotico. Prima ancora il clamoroso liscio di La Mantia al minuto 87 che avrebbe chiuso ogni discorso, al di là delle solite critiche a Caserta, su eventuali scelte sbagliate di formazione e nei cambi, che lasciano il tempo che trovano.

Questa doverosa premessa, perché con il derby si chiude un meraviglioso 2024. Prima con Vivarini al quinto posto ed una semifinale di play off persa solo a causa di tanti infortuni e di giocatori non arrivati al meglio fisicamente all’appuntamento. Poi con Caserta che subentra in estate tra scetticismi e polemiche, ma che con il pareggio di Cosenza ottiene al giro di boa un meritatissimo settimo posto con 24 punti, frutto di 4 vittorie, 12 pareggi e tre sole sconfitte.

Il girone di ritorno parte con la vittoria meritata sulla Salernitana, che chiude simbolicamente il 2024, con un altro gol decisivo del capitano Pietro Iemmello. Si arriva così alla trasferta di Bolzano, seconda gara del girone di ritorno e prima del 2025 dopo la lunga sosta, che produce il tredicesimo pareggio della stagione. Dopo essere passati in vantaggio su azione d’angolo con l’ottimo Bonini, autore del secondo centro stagionale, Iemmello in pieno recupero del primo tempo, si procura un rigore davanti alla porta e poi lo sbaglia calciando la palla sopra la traversa.

Il Catanzaro si schiera con un 3 5 2 di facciata, che presto diventa per esigenze tattiche e di copertura del campo un 4 4 2. Pigliacelli, il migliore, precede il trio difensivo composto da Scognamillo, Antonini e il rientrante Bonini; esterni quinti ma poi utilizzati anche da quarti e invertiti, Brignola e Situm; a centrocampo i soliti Pompetti e Pontisso( quest’ultimo in debito d’ossigeno viene per la terza volta consecutiva sostituito al minuto 70) con il redivivo e per niente convincente Pagano; in attacco il solito combattente Pittarello e Iemmello.

Il Sud Tirol si schiera più o meno a specchio con un pressing spietato uomo su uomo, ma soprattutto sui portatori di palla Pontisso e Pompetti, oltre che su Iemmello seguito in ogni spostamento in mezzo al campo ed oltre. Questo costringe Caserta ad invertire gli esterni e Scognamillo si trova spesso a fare il terzino destro o addirittura il quinto al posto di Situm, che non ancora al meglio rimane spesso bloccato in difesa insieme a Bonini, anche lui rientrante dopo la prima forzata assenza contro la Salernitana.

Una partita nata bene con il vantaggio quasi immediato, ma poi complicata da una deviazione improvvida quanto sfortunata di Scognamillo che dopo cinque minuti rimette il risultato in pari. Poi il già citato errore di Iemmello dal dischetto e infine, dopo tante occasioni avversarie nella prima parte della ripresa sventate da un grande Pigliacelli, la palla decisiva della vittoria sprecata a due metri dalla porta da un D’Alessandro che sembrava un principiante.

Partita obiettivamente molto brutta, resa tale oltre che ostica e difficile, dall’atteggiamento prevedibile di un avversario tremendamente bisognoso di punti e guidato dal signor Castori, vecchia volpe della B e maestro inarrivabile dell’ ostruzionismo applicato al calcio. Ennesimo pareggio mal digerito da una parte consistente della piazza che accusa Caserta per un gioco non all’altezza e di non essere sempre convincente nelle scelte.

Noi abbiamo mosso al mister sempre critiche costruttive sull’iniziale e ormai superato 4 2 3 1, sulla posizione di Iemmello che poi rivista ha permesso che segnasse già 10 goals e infine sulle ripartenza avversarie e le preventive, quando la squadra perde palla e gli avversari si infilano velocemente negli spazi lasciati colpevolmente sguarniti. Ebbene, quest’ultima situazione rimane ancora un problema, anche perché manca un centrocampista di corsa e capacità tattica evoluta e un altro quinto di grande gamba che possa eguagliare Situm nella doppia funzione offensiva e difensiva. Non sarebbe male giocando a tre in difesa, avere un altro centrale jolly disponibile, magari più veloce di tutti quelli già in rosa.

Dei nuovi acquisti il mister ha potuto contare davvero al 100×100 solo su Pigliacelli e Bonini, veri titolari aggiunti alla vecchia guardia, ancora decisiva ed imprescindibile. Cassandro discreto rincalzo jolly, Ceresoli buono soprattutto nel 4 4 2, Turicchia e Volpe già altrove. Compagnon, Buso ed il prossimo partente Koutsoupias, hanno alternato bagliori di positività ad infortuni continui. Pagano ha avuto, specie all’inizio tante chance, ma pur possedendo tecnica e doti innegabili, non ha inciso. Coulibaly è ancora al 50 percento della sua forma.

D’Alessandro un ex grande calciatore di categoria, ma con tanti problemi fisici e non più utilizzabile come titolare. Seck è un anarchico, tatticamente inadatto e incapace in zona gol, utile solo a creare superiorità numerica negli ultimi minuti e alla bisogna. Pittarello un grande lottatore e utile spalla, ma certamente non un goleador. La Mantia un calciatore a fine corsa, ottimo se sta bene solo nella parte finale di ogni incontro in caso di necessità.

In questo quadro aver totalizzato 28 punti, con 5 vittorie, 13 pareggi e sole tre sconfitte, di cui una davvero meritata (esterna a Cesena) e altre due (Cremonese e Spezia al Ceravolo) che ancora gridano vendetta a causa di arbitraggi vergognosi, non è da considerare un cattivo score. Soprattutto perché questi 28 punti in 21 partite, assegnano al Catanzaro un prezioso sesto posto, al momento in piena zona play off. Tredici pareggi sono una enormità, è vero, anche se nella gran parte dei casi, sarebbero state vittorie più che meritate. Ma considerate le difficoltà affrontate da Fabio Caserta, il saldo è ampiamente positivo.

Se dal mercato si verrà in aiuto con un jolly difensivo fisico e veloce, un centrocampista completo e di gamba, un esterno veloce e capace in entrambe le fasi, il tecnico saprà conquistarsi definitivamente la piazza. Perché un allenatore, soprattutto tattico come Caserta che difficilmente perde le partite, con a disposizione tre o quattro forti calciatori funzionali in più, difficilmente può non centrare l’obiettivo dei play off. E date le premesse estive, sarebbe un trionfo sportivo, d’immagine ed economico per la squadra, la piazza e la società.

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