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sabato 5 Ottobre 2024

Balata: “Grandi difficoltà in Serie B. Riforma non più rinviabile”

Mauro Balata, presidente della Lega Serie B, ha discusso delle difficoltà del calcio italiano e delle riforme necessarie per garantire un futuro sostenibile alla Serie B, concentrandosi su tagli ai costi, incentivazione ai giovani e modernizzazione delle infrastrutture

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Il presidente della Lega Serie B, Mauro Balata, ha recentemente rilasciato un’intervista al noto magazine Fortune, in cui ha affrontato le principali sfide che il campionato cadetto si trova a fronteggiare, nonché le proposte di riforma che la Lega intende promuovere. Queste riflessioni nascono da una stagione caratterizzata da difficoltà economiche e dalla crescente competizione con i campionati internazionali, sempre più espansivi.

Le difficoltà della Serie B

Mauro Balata ha voluto sottolineare come l’attuale situazione del calcio italiano, in particolare della Serie B, sia complessa: “Viviamo una stagione di grande difficoltà, con ingenti capitali che vengono dirottati verso campionati internazionali che si sono fortemente allargati andando a incidere sul valore patrimoniale dei tornei domestici, impoverendoli. – riporta TMWNon siamo contro la maxi-Champions o l’ampliamento del campionato del mondo per club, ma ci lamentiamo che questo processo non sia stato governato a favore di tutto il sistema da parte di chi doveva tutelare il calcio.”

Queste parole evidenziano l’impatto delle nuove competizioni internazionali, che hanno progressivamente indebolito i tornei nazionali, riducendo il loro valore economico e sportivo. Balata non critica le iniziative globali in sé, ma piuttosto la mancanza di un piano strategico che includa tutti i livelli del calcio, in particolare quello nazionale.

Le strategie per il futuro della Serie B

Nonostante il contesto difficile, Balata ha messo in evidenza alcune iniziative intraprese dalla Lega Serie B per fronteggiare questa situazione: “Fatta questa doverosa premessa, stiamo studiando insieme alla nostra commissione Finanza strategie per raggiungere obiettivi virtuosi che hanno già dato i loro frutti in ottica di contenimento costi, ad esempio con il monte stipendi calato globalmente in B del 7% nella scorsa stagione e con contributi validi e decisivi nelle delibere federali, come ad esempio il nuovo impianto di licenze nazionali per l’ammissione ai campionati professionistici 2023/24.”

Il contenimento dei costi rappresenta una delle priorità per mantenere il campionato cadetto sostenibile. La riduzione del monte stipendi del 7% dimostra un primo risultato tangibile in questa direzione, e l’introduzione del nuovo sistema di licenze per i club ha contribuito a migliorare la stabilità del sistema.

La necessità di una riforma del calcio italiano

Oltre alle misure immediate, Balata ha espresso la necessità di una riforma più ampia del sistema calcistico italiano, da tempo al centro di discussioni ma mai veramente realizzata: “Lo abbiamo ripetuto più volte, la riforma dei campionati non era più rinviabile, ma si riteneva decisiva per l’ammodernamento del calcio italiano che sta perdendo competitività e di conseguenza risultati sul campo. Invece, non solo non è stata attuata, ma nemmeno affrontata. Tutto questo nonostante bozze e proclami rimasti purtroppo solo sulla carta.”

La mancanza di una riforma rappresenta una grave lacuna per il calcio italiano, sempre meno competitivo a livello internazionale. Le continue promesse di cambiamento non si sono concretizzate, aggravando la situazione attuale. La riforma dei campionati sarebbe stata, secondo Balata, essenziale per modernizzare il sistema e ridare vitalità a un settore in declino.

La proposta della Lega Serie B

La Lega Serie B ha già elaborato una proposta concreta per affrontare le criticità, che Balata ha descritto con chiarezza: “La nostra proposta è stata fatta ed è nota a tutti: una proposta che non ha solo un semplice indice numerico, comunque presente laddove chiede di risolvere un’anomalia della B italiana nell’asimmetria fra promozioni e retrocessioni con una rotazione di sette squadre ogni anno che rende impossibile ogni pianificazione politica, ma che riguarda anche incentivi fiscali a chi fa giocare giovani e lavora sulle infrastrutture, due ambiti che riteniamo decisivi per la crescita del sistema.”

La riforma proposta non si limita a modificare il numero delle squadre promosse e retrocesse, ma mira anche a incentivare il lavoro sui giovani talenti e lo sviluppo delle infrastrutture, elementi cruciali per la crescita del calcio italiano. L’asimmetria tra promozioni e retrocessioni crea instabilità nei piani strategici delle società, rendendo difficile una pianificazione a lungo termine.

Le parole di Mauro Balata evidenziano una situazione complessa, ma non priva di speranza. Attraverso una gestione oculata dei costi e la promozione di riforme strutturali, la Lega Serie B punta a garantire un futuro più stabile e competitivo al calcio italiano. Tuttavia, come sottolineato dal presidente, sarà necessario un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni calcistiche per portare avanti le riforme necessarie e far rinascere il sistema.

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