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domenica 26 Gennaio 2025

Bari-Catanzaro, scontro incrociato tra i rispettivi ex DS Polito e Magalini. Due modi diversi di lavorare e interfacciarsi

I protagonisti di una partita di calcio sono, ovviamente, i calciatori anche se spesso – purtroppo – sono coloro chiamati a dirigerla a voler assurgere a questo ruolo.

Non entriamo nel merito per non alimentare ulteriori polemiche a quelle sollevate proprio da Bari (pubblicamente) e Catanzaro (nelle sedi opportune) in merito ai presunti torti arbitrali finora subiti.

Vogliamo invece focalizzare l’attenzione sui due protagonisti che fuori dal terreno di gioco sono stati gli artefici della campagna acquisti delle due società.

Se Maita e Oliveri da una parte e Koutsoupias, Petriccione e D’Alessandro dall’altra sono gli ex che s’incontreranno sul campo, Polito e Magalini sono gli altri ex della sfida che in qualità di DS lo faranno da dietro le quinte.

Due personalità diverse, due modi diversi di interagire e relazionarsi. Magalini ha un carattere taciturno, poco propenso al dialogo, dedito a svolgere il suo lavoro senza clamori ma comunque molto concreto. 

Polito è l’esatto opposto. Il neo Ds giallorosso da buon napoletano ha un temperamento particolarmente esuberante. 

E’ molto presente sul campo e soprattutto nello spogliatoio dove ha continui dialoghi con la squadra. Se c’è qualche difficoltà sul rendimento non si tira indietro e le affronta parlando con i giocatori anche a tu per tu pur di trovare le motivazioni sul perché le cose non vadano bene. 

Magalini viceversa non si è mai esposto, è sempre rimasto nel suo ambito ma l’esperienza accumulata nel corso degli anni e il suo carattere gli hanno comunque sempre dato ragione.

Successi e sconfitte ci sono e ci saranno sempre, nel calcio come nella vita di ogni giorno, ma i due diesse, piaccia o no, li vivono in modo diametralmente diverso sebbene i risultati fin qui ottenuti sono comunque dalla loro parte.

Essere accettati o meno nei loro attuali contesti di lavoro sarà il tempo a diro. Piazze esigenti e dal passato glorioso come Bari e Catanzaro non sono facili da gestire e i due dirigenti dovranno con il loro modo di fare accattivarsi le simpatie di tutti.

Magalini in Calabria c’è riuscito, vedremo adesso se anche il suo collega riuscirà nell’intento. Affinchè ciò avvenga molto dipenderà, com’è giusto che sia, dai risultati che si otterranno sul campo frutto del lavoro portato avanti da Caserta che di Polito è un amico fraterno oltre che l’allenatore da lui portato per guidare la squadra giallorossa. 

Se son rose…

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