Un Catanzaro sontuoso (ab)batte un modestissimo Brescia che, dimostratosi palesemente inferiore sul rettangolo verde, prova a ‘recuperare’ con il proprio mister in sala stampa. Peccato che le grottesche asserzioni pronunciate da Bisoli nella conferenza successiva alla sconfitta subita ad opera dei ragazzi di Caserta testimoniano l’assenza di obiettività del tecnico ex Modena e l’incapacità di accettare il verdetto del campo.
Sia chiaro, è legittimo che ogni addetto ai lavori esprima il proprio punto di vista in totale libertà, ma dire che il Brescia avrebbe meritato il pareggio o, peggio ancora, che il Catanzaro, di fatto, si è limitato al ‘compitino’ segnando “solo tre gol su calcio da fermo” è una vera castroneria, nonché l’ennesima caduta di stile di un allenatore evidentemente ancora tramortito dallo strapotere dell’incornata di Bonini.
Evidentemente l’urlo dei circa 2.000 presenti sugli spalti e la festa che ne è conseguita ha fatto dimenticare al tecnico delle rondinelle il rigore fallito dai giallorossi, la grande parata compiuta da Lezzerini sul diagonale di Iemmello a metà secondo tempo, il 75% di possesso palla delle Aquile nella prima frazione di gioco, e via dicendo.
La verità è che ad oggi il Brescia – al netto di una tifoseria fantastica che, come sempre, ci ha accolto con rispetto ed amicizia – è una squadra modesta, priva di idee, senza “garra” ed il merito – questo sì – è tutto di mister Pierpaolo Bisoli.