venerdì 20 Giugno 2025

Catanzaro-Cesena 1-0: Pigliacelli & Iemmello i due re del Ceravolo – Le pagelle di Aurelio Fulciniti

Pigliacelli 9 – Ad inizio ripresa, cala il gelo sul Ceravolo. Il rigore a favore del Cesena rischia di portare presagi funesti, ma Pigliacelli para splendidamente un penalty, peraltro ben calciato. E non finisce qui, perché un istante dopo arriva il prodigioso Intervento su Saric, con un quoziente di difficoltà elevatissimo, perché giunge immediatamente sulla ribattuta. Un muro fra i pali, che respinge al mittente le ambizioni dei bianconeri romagnoli.

Brighenti 7 – In difesa, fa valere la sua esperienza e la sua dinamicità, che fanno sempre e comunque la differenza. Qualche errore in ripartenza, ma nell’ambito di una partita così ci può stare.
Scognamillo 7.5 – Fa subito capire agli avversari chi comanda dalle sue parti, cioè lui. Agonista e coriaceo, non lascia passare alcunché.
Bonini 7.5 – È l’uomo ovunque, inappuntabile in fase difensiva e sempre pericoloso in quella offensiva. In ogni caso, ovunque implacabile.

Cassandro 6.5 – Da quinto di destra, ha un buon feeling con Quagliata. Si inserisce spesso in avanti, ma – come sempre – il suo punto debole è nella finalizzazione, dove risulta carente.
Pontisso 7.5 – Gioca ogni pallone con proprietà e precisione, dando un contributo solido e continuo a un centrocampo che si rivela reparto nevralgico in una gara del genere. La perla della giornata è certamente il cross che arriva perfettamente sulla testa di Iemmello, per un assist di grandissima eleganza. (Dal 74’ Coulibaly 6 – Uno spezzone di gara, quello decisivo, dedicato esclusivamente al contenimento. E lui esegue con diligenza, senza strafare, rivelandosi utile alla causa).

Petriccione 6.5 – Non arriva al meglio in questa fase della stagione, e si vede pure. Ma fa un uso oculato e preciso di ogni pallone, schermando, quanto più possibile, diverse linee di passaggio. (Dal 65’ Ilie 6 – Non effettua molte giocate geniali del suo repertorio, ma nella fase nevralgica della partita anche lui ha modo di rendersi utile).
Pompetti 6 – Grande corsa, anche se la precisione stavolta non è stata delle migliori. Compie un ingenuo fallo da rigore, visto da un VAR “in giornata di grazia”.
Quagliata 6.5 – Ha modo di esibirsi in qualche volata delle sue. Subisce anche un fallo da rigore, subito vanificato da un suo fuorigioco nella stessa azione.

Iemmello 9 – Gli viene annullato un gran gol nel primo tempo, per un fuorigioco quasi infinitesimale. Ma segna un gol strepitoso, di testa, ad inizio ripresa, che cambia definitivamente la partita. Ma più del gol, ci piace la preparazione allo stesso: si inserisce subito dietro Celia, per evitare il trappolone del fuorigioco con grande successo e lo sovrasta fisicamente, colpendo di testa in maniera sontuosa, da attaccante affamato di gol che ne sa più di tutti in fatto di istinto rapace e intelligenza calcistica. Sapevamo che aveva qualcosa in mente e lui si è rivelato al momento giusto.

Biasci 6 – C’è, sta sempre nel vivo del gioco, ma non ha palloni buoni che arrivano dalle sue parti e quindi gli manca il materiale utile per qualche zampata vincente delle sue. (Dal 65’ Pittarello 6.5 – Nel momento della maggiore pressione cesenate, lui si prodiga per tenere alta la densità in fase d’attacco e far respirare la squadra).

Allenatore Fabio Caserta 7.5 – Una partita da playoff. Attenta, a tratti speculativa, ma perfetta. Non ci vuole tanto il calcio spettacolo in queste gare che possono decidere in meglio una stagione, ma soprattutto attenzione, incisività e capacità di saper soffrire. Tutte doti che non sono mancate neanche per un istante. La squadra ha dominato come gruppo, tenendo a bada egregiamente gli avversari, che pur avendo il pallino del gioco, non sono riusciti, soprattutto negli ultimi quaranta minuti della ripresa, a rendersi pericolosi.

Dopo un primo tempo dove il Cesena ha anche colpito un palo con Adamo, ma nel complesso è stato ben controllato dai giallorossi, ad inizio ripresa arriva il rigore. Una situazione che in altri periodi veniva risolta dalla valutazione del campo, stavolta viene sanzionata (giustamente, ma non è questo il punto) da un VAR per l’occasione occhio di lince (o zampa di volpe, come Ugo Tognazzi in “Amici miei”), quando in tante altre occasioni simili, in campionato, lo stesso VAR si è chiuso dietro un ostinato silenzio.

Fa piacere, in qualche modo, assistere a una tale “inversione di tendenza”, soprattutto in vista delle prossime gare, contro un avversario ostico sotto certi punti di vista. Mai come ora, da esterni ed obiettivi non addetti ai lavori, ci aspettiamo un’uniformità a prescindere.
A tra pochi giorni, dunque, per inseguire un bel sogno calcistico in giallorosso.

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