E adesso c’è il rischio concerto di poter arrivare ai play off nelle stesse precarie condizioni in cui ci si trovava nella passata stagione
Sui tanti infortuni che hanno caratterizzato la stagione del Catanzaro tanto abbiamo scritto (vedi articoli dei giorni scorsi) e tanto si dibatte nei vari programmi tv e format che impazzano sul web.
Ciò che però non è stato evidenziato o almeno non tutti lo hanno fatto più o meno apertamente è di considerare praticamente “inutili” alcuni elementi dell’organico.
Il riferimento, senza girarci attorno, è a Coulibaly e a Seck in particolare.
Chiamati con la speranza di poter contribuire alla causa giallorossa pur sapendo, loro per primi, di non partire tra i titolari, hanno ampiamente deluso le aspettative della piazza.
Ciò vale per il senegalese centrocampista ex Salernitana ancor più che per il connazionale arrivato in prestito dal Torino in quanto forte di un curriculum di tutto rispetto e dalla indiscussa esperienza.
Spesso infortunato quando è stato chiamato in causa Coulibaly non ha mai dimostrato quanto espresso in passato, certamente condizionato dai problemi fisici ma anche per il fatto di non essersi mai integrato negli schemi di gioco voluti da mister Caserta.
Chiamato in causa per fare da filtro a centrocampo e interrompere le manovre avversarie non è mai, o quasi, riuscito nell’intento.
Lento, spesso impacciato e svogliato Coulibaly non ha inciso per nulla nel gioco del Catanzaro risultando spesso un pesce fuor d’acqua.
Discorso un po’ diverso ma con risultati analoghi per Seck che da esterno offensivo fa del dribbling la sua (unica) arma non sempre vincente in quanto spesso inconcludente e poco redditizia per i compagni.
Soliti movimenti e mancanza d’incisività sia in fase di conclusione sia in appoggio.
Anche lui al pari di Coulibaly spesso svogliato e per nulla disposto al sacrificio per caratteristiche e mentalità.
In merito ai tanti infortunati la speranza è di recuperarne qualcuno in questo rush finale della stagione e, possibilmente, che non abbiano ricadute in vista dei play off come purtroppo è capitato ai vari D’Alessandro, La Mantia, Situm e Antonini, per citare coloro che più di altri sono stati maggiormente soggetti a problemi fisici di varia natura.
C’è il rischio che se si riuscirà a mantenere un piazzamento utile per i play off, questi ultimi possano essere disputati nelle medesime precarie condizioni fisiche e numeriche nelle quali li Catanzaro è stato costretto a disputare la coda della passata stagione.
Scongiurare questo rischio è l’augurio di tutti, senza essere costretti a fasciarsi la testa dopo averla rotta. Una situazione questa sulla quale preparatori atletici e staff medico dovranno seriamente valutare ed intervenire/prevenire al meglio.