La sconfitta casalinga contro il Como brucia ancora, ma il Catanzaro non ha tempo per rimuginare. Domani sera si gioca a Modena per una sfida cruciale nella corsa playoff. E in questo momento delicato, c’è un dato che infonde fiducia: le “Aquile” sono una vera e propria macchina da guerra in trasferta, come sottolinea la Gazzetta del Sud nel suo pezzo odierno.
Le imprese memorabili: da Marassi al “Barbera”, passando per il “Tardini”
Dei 52 punti conquistati finora in campionato, ben 25 sono arrivati lontano dal “Ceravolo”. La mente corre alle imprese memorabili: il blitz a Marassi di inizio ottobre contro il Genoa, la lezione di calcio inflitta al Palermo al “Barbera” del primo dicembre, l’incredibile 2-0 rifilato al Parma a Pasquetta, senza dimenticare il 2-0 del derby di ritorno contro il Cosenza. Ma non solo. Ci sono anche le tante belle prove sparse qui e là, come il 2-2 al “San Nicola” contro un Bari ancora in forma e il 2-1 con cui è stato piegato il Cittadella in Veneto.
Un gioco efficace e collaudato, una squadra solida e concreta
Qual è il segreto di questo rendimento straordinario in trasferta? Il primo motivo è il gioco, efficace in qualsiasi contesto perché sempre orientato a dominare il possesso o, come nel caso di Parma, finalizzato a una rapida ricerca delle verticalizzazioni. I giocatori conoscono a menadito i meccanismi di gioco, frutto di un lavoro certosino svolto da mister Vivarini in questi anni.
Il secondo aspetto è la solidità e la concretezza acquisita nel girone di ritorno. L’innesto di Antonini in difesa, l’inserimento di Petriccione a centrocampo e le lezioni apprese dalle sconfitte del girone d’andata hanno fatto crescere e maturare la squadra.
Modena, un’altra sfida da vincere
Modena sarà un’altra sfida da vincere, ma il Catanzaro ha tutte le carte in regola per conquistare un risultato positivo. La forza in trasferta, il gioco collaudato e la solidità difensiva sono le armi con cui le “Aquile” proveranno a volare verso la Serie A.
Foto: US Catanzaro 1929