Dopo la vittoria di La Spezia solo rabbia e delusione, escluso il trionfo del derby. Dieci gol subiti da Reggiana, Cremonese, Modena e Bari. Due sconfitte consecutive in trasferta e due pareggi casalinghi diversi, ma entrambi molto deludenti. Due soli punti nelle partite citate, quarto posto pressoché andato, quinto perso al momento, sesto da difendere, play off messi inopinatamente in discussione. Niente lasciava presagire una frenata cosi profonda e gli infortuni all’interno di una rosa incompleta, seppur numerosa, costruita male ed in fretta per i noti motivi, stanno determinando molto in questa stagione. In ordine e partendo dalla difesa, non saranno presenti a Carrara il lungodegente Antonini, Situm, Quagliata, Pontisso, D’Alessandro e La Mantia. Parliamo di assenze pesantissime.
La voce insistente, in realtà un luogo comune “rosa molto più forte dello scorso anno”, non tiene conto che degli acquisti fatti, i vari Piras, Morleo, Turicchia, Volpe e Ceresoli erano puramente RIEMPITIVI COME NUMERO. Non ci sono più. Koutsoupias e Compagnon che erano arrivati praticamente infortunati, hanno continuato a non essere affidabili fisicamente e il greco è stato addirittura ceduto a Gennaio. Buso, D’Alessandro e La Mantia più conosciuti dai sanitari che dai compagni, su Coulibaly inutile dissertare di un calciatore che un giornalista di Salerno, in B Zone, ha definito fisicamente impresentabile già quando giocava con i granata.
Ha anche aggiunto che il senegalese ha comunque delle notevoli potenzialità, inespresse per gli infortuni. Cassandro, Pittarello e Seck sempre disponibili e più o meno utili, nel caso del senegalese forse neanche questo. Prima Pontisso ed ora anche Quagliata si aggiungono alla lista degli infortuni. Antonini, tra i cosiddetti vecchi, è stato sin qui autore di una stagione nata male e proseguita peggio per problemi fisici, Situm lo segue a ruota e Biasci l’unico tra questi sempre a posto fisicamente, incappa (al momento) in una annata da dimenticare. Concludendo, abbiamo Pigliacelli e Bonini i calciatori con più presenze e rendimento di livello in assoluto e sono due nuovi, cui si aggiunge da Gennaio l’ottimo Quagliata, ora indisponibile.
Dei veterani, al netto dei già citati più o meno infortunati o in annata eufemisticamente poco felice, rimane la grande affidabilità e il grande sforzo prodotto da Brighenti, Scognamillo, Petriccione, Pompetti e Pontisso che ora sta appunto pagando dazio. Di Antonini, Situm e Biasci abbiamo detto. RE PIETRO rimane fuori classifica perché trattasi appunto di un FUORICLASSE. Caserta ha fatto miracoli con più o meno 15 calciatori (non sempre tutti al meglio) su una rosa iniziale e pletorica di 30, poi sfoltita drasticamente durante il mercato invernale.
Su Pagano e soprattutto Ilie poco da dire, sono giovani di grande talento e poca esperienza. Questo è il quadro, sperando di non aver dimenticato nulla. In panchina con un ragazzino come Corradi in sostituzione di un Breit fuori dall’inizio e sempre causa infortunio. Per poter fare le convocazioni, si sono aggiunti per Carrara i vari Paura, Maiolo e Arditi dalla primavera vincente di mister Costantino. In una situazione come quella descritta, aumentano enormemente i meriti di mister Caserta che spessissimo ed oggi più che mai, è stato costretto a scelte al ribasso ed obbligate, anche se da gran signore quale egli è non lo ha mai fatto pesare.
Oggi, come si diceva, la gara sarà delicatissima in ottica play off, contro la squadra del nostro valoroso ex mister Calabro che si gioca la salvezza sul suo insidioso campo in erba sintetica, dove sta costruendo in gran parte le sue fortune. Le squadre si affronteranno presumibilmente a specchio, in un 3 5 2 molto diverso nella sua espressione. Da un lato un Catanzaro con un gioco più ragionato in palleggio, dall’altra una squadra molto fisica che fa del ritmo la sua arma migliore. Due mentalità a confronto, la classe e l’esperienza di molti singoli, contro l’entusiasmo e la grinta di un collettivo lanciato verso l’impresa di una salvezza che avrebbe davvero del miracoloso.
Mister Caserta dovrebbe schierare I seguenti undici: l’ onnipresente Pigliacelli tra i pali; lo stoico Brighenti con Scognamillo Bonini nella difesa a tre; il play Petriccione con Pompetti e uno tra Ilie e Pagano a centrocampo; Cassandro e Compagnon rispettivamente quinti di destra e di sinistra; lo Zar Pietro Iemmello di punta con al suo fianco uno tra Pittarello, Buso e Biasci che in caso di impiego tornerebbe da ex sul campo che lo ha visto protagonista alcune stagioni orsono. Non vogliamo dilungarci sulla formazione della Carrarese, ci fermiamo alle caratteristiche della squadra già esposte con chiarezza. Ora parola al campo e che sia una parola inequivocabile a tinte GIALLOROSSE.