giovedì 19 Giugno 2025

Catanzaro, sequestro ai pontili: La Capitaneria blocca le strutture ex Carmar

Non c’è pace per il porto di Catanzaro, un’infrastruttura strategica eppure costantemente al centro di vicende complesse. Questa mattina, un nuovo capitolo si è aggiunto alla tormentata storia dei suoi approdi: la Capitaneria di porto ha posto sotto sequestro i due pontili galleggianti che nelle ultime due stagioni erano stati gestiti dalla Carmar srl. Un provvedimento che giunge come l’ultimo atto di una vicenda intricata, che ha visto protagonista anche la giustizia amministrativa e che ora mette un punto interrogativo sul futuro immediato della fruizione del porto per i diportisti.

La cronaca di una vicenda complessa: tra Capitaneria, Comune e TAR

Il sequestro dei pontili non è un fulmine a ciel sereno, ma la naturale conseguenza di un lungo contenzioso che ha coinvolto più attori. Tutto nasce da diverse difformità riscontrate dalla stessa Capitaneria di porto sulle strutture gestite dalla Carmar srl. Queste irregolarità hanno portato il Comune di Catanzaro a prendere una decisione drastica: non rinnovare la concessione biennale alla società. Una mossa che ha aperto il fronte della giustizia amministrativa, con la Carmar che si è rivolta al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) per contestare il provvedimento comunale.

La giustizia amministrativa è intervenuta con due pronunce successive che hanno scandito le tappe di questa vicenda. La prima, emessa a marzo 2025, aveva in un primo momento disposto la sospensiva dell’obbligo di riconsegna dei pontili da parte della società, concedendo una temporanea “tregua” alla Carmar. Tuttavia, un secondo pronunciamento del TAR, arrivato nel mese di maggio, ha ribaltato la situazione, confermando la legittimità dell’atto del Comune di Catanzaro. Questa sentenza ha di fatto convalidato la decisione dell’amministrazione comunale di non prorogare la concessione, aprendo la strada all’intervento odierno della Capitaneria. Il sequestro è, dunque, l’epilogo di un iter complesso e legale, che ha visto prevalere la linea della Capitaneria e del Comune riguardo alle difformità riscontrate.

Il Sindaco Fiorita custode giudiziario: un ruolo delicato e le istanze dei diportisti

Con lo stesso provvedimento di sequestro, la Capitaneria di porto ha affidato un ruolo di grande responsabilità al Sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita. Il primo cittadino è stato infatti indicato come custode giudiziario delle due strutture galleggianti. Un incarico delicato, che pone il Sindaco al centro di una situazione critica e lo investe della responsabilità della gestione e della custodia dei beni sequestrati.

La nomina del Sindaco a custode giunge in un momento particolarmente significativo. Proprio ieri, infatti, Fiorita aveva convocato a Palazzo De Nobili una riunione con i diportisti locali, per ascoltare le loro ragioni e le loro preoccupazioni riguardo al futuro delle strutture portuali. Un confronto che testimonia l’attenzione dell’amministrazione comunale verso le esigenze di chi vive il porto e ne subisce direttamente le conseguenze delle sue vicissitudini. La questione dei pontili è infatti di vitale importanza per la comunità diportistica catanzarese, che si trova ora privata di infrastrutture essenziali per l’attracco e la fruizione del mare. La nomina a custode giudiziario delinea un percorso in salita per il Sindaco, chiamato a gestire una situazione complessa che richiede risposte rapide e concrete per non penalizzare ulteriormente il settore.

Il futuro incerto dei pontili: un nodo da sciogliere per il porto di Catanzaro

Il sequestro dei due pontili gestiti da Carmar srl segna un punto di non ritorno nella vicenda, ma apre al contempo una serie di interrogativi sul futuro immediato del porto di Catanzaro. Con le strutture sotto sigilli e il Sindaco come custode, sarà fondamentale capire quali saranno i prossimi passi per garantire la piena operatività dei pontili. La stagione estiva è alle porte, e la mancanza di punti d’ormeggio efficienti e disponibili rappresenta un danno non solo per i diportisti, ma per l’intera economia legata al turismo nautico.

La vicenda dei pontili si inserisce in un contesto più ampio di attesa e speranza per il rilancio del porto di Catanzaro. Una risorsa strategica per la città e per l’intera costa jonica, che negli anni ha faticato a esprimere il suo pieno potenziale. Ora, con il sequestro, la situazione si fa ancora più complessa. Sarà compito dell’amministrazione comunale, in sinergia con le autorità portuali e la stessa Capitaneria, individuare soluzioni rapide e sostenibili per ripristinare la piena funzionalità delle strutture. L’obiettivo è superare questa ennesima fase di incertezza e garantire che il porto possa finalmente tornare ad essere un punto di riferimento efficiente e accogliente per la nautica da diporto e per l’intera comunità.

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