Si torna ad una partita casalinga e lo si fa dopo una quasi vittoria in trasferta che sarebbe stata oro colato, sfumata per un errore arbitrale di metodo, di interpretazione e di sostanza. Il solito Feliciani ha colpito al minuto novanta su un fallo che vedendo martedì sera Milan-Liverpool e il livello di scontri maschi quasi mai fischiati, pensando alla minima spintarella di Pittarello decretata dopo che la palla era entrata in porta, viene da ridere o da piangere, a seconda della propensione di ogni tifoso Giallorosso e non solo.
Si diceva, si torna ad un incontro casalingo e lo si fa contro l’avversario con cui la stagione precedente il Catanzaro ha giocato più partite, play off compresi. Furono tre pareggi in incontri molto equilibrati e la sconfitta decisiva per 4 a 1 a Cremona che sancì l’eliminazione del Catanzaro in semifinale. Altra storia, altri momenti, altre situazioni. Il Catanzaro ha cambiato molte cose, allenatore in primis, ma anche tanti calciatori e il nuovo mister Caserta è alla ricerca dello schieramento migliore per utilizzare al meglio in primis 11 giocatori d’attacco e quattro esterni bassi.
A seconda delle decisioni del mister sul modulo, ricade la scelta di quanti di questi calciatori saranno di volta in volta chiamati in causa e quanti di loro rimarranno al palo. Ed è un concetto sul quale il mister ritorna in ognuna delle ultime conferenze stampa pre partita, quasi a mettere le mani avanti, confidiamo nel senso migliore del termine, come attenzione e sensibilità verso chi farà panchina o addirittura tribuna. Ma questo è un argomento che andremo a sviluppare compiutamente, valutando singoli calciatori, caratteristiche e prospettive di modulo o meglio moduli, in una prossima occasione.
Veniamo alla partita con la Cremonese degli ex Fulignati e Vandeputte, due colonne imprescindibili del Catanzaro di Vivarini. L’allenatore è sempre Stroppa con il suo 3 5 2 variegato, perché spesso il mister grigiorosso mischia le carte mantenendo comunque un gioco molto offensivo e dominante anche con il 3 4 2 1 e altre situazioni similari. L’avversario di turno viene da un pareggio interno con lo Spezia che ne ha bloccato il volo verso il primo posto con il Brescia, dopo l’exploit vincente di Sassuolo. Come affrontare una squadra che gioca ormai a memoria e con dentro tanti fortissimi calciatori della scorsa stagione? Lo si può fare a specchio, schierandosi con il presumibile (non si sa mai) 3 5 2 di Stroppa, o utilizzare altre impostazioni e varianti che sono del tutto immaginabili.
Sono più che poche ormai le opzioni tattiche che possono sorprendere gli avversari, soprattutto da inizio gara, ci si conosce tutti perfettamente e reciprocamente. Le scelte decisive che scompigliano il quadro vengono spesso dalle panchine, con i calciatori subentrati, quando le squadre naturalmente si allungano e la concentrazione sui compiti affidati dai mister ad ognuno, si fa più blanda e meno chirurgica. Dati per assodati questi concetti, la Cremonese si presenterà al Ceravolo molto rimaneggiata e le mancheranno calciatori molto importanti che evitiamo anche di elencare, essendo le assenze note a tutti.
Sarà molto importante, quali che siano le scelte di calciatori e moduli, avere un approccio di attenzione massima, senza che questo limiti la personalità e il coraggio offensivo con cui affrontare un avversario si rimaneggiato, ma comunque sempre competitivo date qualità e profondità della rosa. Stroppa gioca un calcio offensivo e la squadra risulta comunque equilibrata durante le gare, ma in virtù di questa mentalità molto propositiva, lascia anche delle occasioni importanti agli avversari e le prodezze a ripetizione del grande ex Fulignati in tutte le gare fin qui disputate, sono li a testimoniarlo.
Sul versante Catanzaro, una cosa davvero interessante ed anche opinabile, ma comunque rispettabile come concetto, è il riferimento fatto da mister Caserta all’impiego di Bonini come terzino sinistro tattico, un sorta di esterno basso a consegna che in effetti appoggia molto la difesa ma che mantiene le caratteristiche di braccetto di sinistra, lasciando a Situm l’incombenza assegnatagli per caratteristiche, di salire di più ad aiutare centrocampo e attacco.
In pratica, l’ottimo Bonini può anche partire da quarto di sinistra, ma funge da regolatore di una difesa che alla bisogna diventa a tre. Questa soluzione non va decisa su un esterno di sinistra veloce e profondo, ma tatticamente ha il suo perché e quando le cose vengono spiegate come ha fatto il mister, c’è solo da applaudire e astenersi da ogni critica, anche perché il timone è in mani sue e certamente è indirizzato a fare il bene del Catanzaro.
Tra l’altro, la posizione come terzo certo o quarto falso a sinistra di Bonini, certifica che Caserta non sia del tutto convinto di utilizzare senza riserve il 4 2 3 1 e questa per chi ama il calcio intelligente e non maniacale, è una strepitosa notizia. Ultima nota sul Capitano: chiunque sia il suo partner d’attacco, lo zar rimanga a fare il centravanti, di manovra, ma il centravanti. E il partners come ha sempre fatto Biasci, come Ambrosino l’anno scorso, sia il suo gregario di successo.
Perché il calcio è fatto di livelli e Pietro Iemmello è l’attaccante con più classe di tutto il campionato. Non sviliamolo con compiti eccessivamente tattici, tanto quando rientrare per poi colpire lo capisce da solo. Sandro Nesta che lo ha avuto per breve tempo al Frosinone, ha detto di lui: “grande calciatore di livello superiore per questa categoria, oltretutto capisce il calcio prima e meglio degli allenatori”. Non abbiamo altro da aggiungere!