Fulignati 7 – Assolutamente impeccabile. Para tutto e interviene sempre con tempismo e lucidità. E dove non arriva lui, c’è il palo.
Situm 8 – Ottimo in fase difensiva, strepitoso in quella offensiva. In occasione del primo gol, c’è chi avrebbe scelto la soluzione più scontata, invece lui no: intuito l’arrivo di Iemmello, manda la palla all’indietro, per il più preciso degli assist vincenti.
Scognamillo 7.5 -Tutino esce dopo pochi minuti, e Forte con lui ha vita grama e non la trova praticamente mai in modo pericoloso. Alcuni suoi interventi sono favolosi.
Brighenti 7.5 – Non doveva neanche giocare, ma anche lui propone una prestazione difensiva davvero esperta e caparbia (Dal 73’ Miranda 6.5 – Uno spezzone di gara giocato con vera personalità).
Veroli 7 – Pur non spingendo molto, nel finale si guadagna il rigore. In difesa, sorveglia a dovere la sua fascia di competenza.
D’Andrea 7.5 – Tatticamente, si rivela fondamentale. Il tanto temuto- a ragione- Frabotta morde poco grazie a lui. Inoltre si spinge in avanti portando le solite insidie. (Dal 69’ Brignola 6.5 – Svolge con diligenza il ruolo tattico affidatogli).
Pompetti 7 – Offre un contributo continuo di sostanza e continuità al centrocampo. Un’altra prova importante del dinamico “Gerrard” giallorosso.
Petriccione 7.5 – Esperienza, sagacia e ritmo, non spreca mai un pallone e crea sempre qualcosa di buono (Dal 79’ Verna s.v.).
Vandeputte 7 – Non nella sua versione sfavillante, gioca comunque una partita molto buona e il suo contributo è costante (Dal 79’ Sounas s.v.).
Ambrosino 8 – Non ha occasioni per segnare, ma è una spina nel fianco in attacco. Subisce molti falli e tiene alta la squadra. Provoca la giustissima espulsione di Venturi. Inoltre, nel finale a termine di una galoppata sul fronte d’attacco fornisce l’assist d’oro a Biasci per il gol che sostanzialmente chiude la gara in via definitiva.
Iemmello 8.5 – Era l’uomo più atteso e non tradisce, confermandosi come il Re del Derby. Grande gol, che ammutolisce il San Vito prima del tempo (Dal 73’ Biasci 7 – Segna il gol del 2-0 e sbaglia il rigore che poteva causare una disfatta storica per i padroni di casa. Ma lascia il segno, da par suo).
Mister Vivarini 8 – Così si giocano e si preparano i derby. Impostazione tattica eccellente e cambi azzeccati. Non si vincevano entrambi i derby in campionato dal 1987 e Vivarini anche stavolta entra nella Storia giallorossa dalla porta principale, anche per merito del suo meraviglioso collettivo
Foto: US Catanzaro 1929