A poche ore dal derby di Calabria tra Cosenza e Catanzaro, il clima intorno alla partita continua a essere incandescente. L’ultima notizia a scaldare gli animi riguarda la storica Tribuna Rao, un settore che per l’occasione sarà riservato ai 70 accreditati provenienti da Catanzaro, tra dirigenti e staff giallorossi. Una decisione che ha sollevato numerose polemiche tra i tifosi rossoblù, già esasperati dalla gestione della società e dai recenti avvenimenti che hanno preceduto questa attesissima sfida.
Una tribuna storica chiusa ai tifosi
La Tribuna Rao, da sempre cuore pulsante del tifo cosentino, non sarà disponibile per i sostenitori rossoblù. La comunicazione, arrivata nei giorni scorsi, inizialmente non aveva fornito spiegazioni precise. Si era parlato di una chiusura legata a motivi di ordine pubblico, decisione già di per sé curiosa considerando il divieto di trasferta imposto ai tifosi del Catanzaro.
Nelle ultime ore, però, è emerso che il settore sarà riservato esclusivamente agli accreditati giallorossi. Una decisione presa dagli organi di sicurezza, che hanno scelto di destinare la tribuna agli ospiti del Catanzaro per evitare situazioni potenzialmente problematiche in altre aree dello stadio.
Una decisione che alimenta il malcontento
La scelta ha generato ulteriore malcontento in una tifoseria già in subbuglio. Il derby di Santo Stefano, che avrebbe dovuto rappresentare un momento di festa e rivalità sana, si sta trasformando in un evento carico di tensione. Il malumore, già acceso dal “caro biglietti”, si è intensificato dopo questa decisione. Molti tifosi rossoblù vedono nella scelta della chiusura della Rao un segnale di debolezza organizzativa e una mancanza di rispetto verso il cuore del tifo cosentino.
Le polemiche sui prezzi dei biglietti, pubblicati inizialmente con cifre considerate troppo elevate, avevano già costretto il Cosenza Calcio a rivedere la propria posizione. In quel contesto, la chiusura della Tribuna Rao era apparsa sospetta, ma senza motivazioni chiare. Ora, la certezza che il settore sia riservato ai 70 accreditati giallorossi non fa altro che alimentare il malcontento.
Una città in fermento tra dimissioni e derby
Le recenti dimissioni del direttore generale Beppe Ursino, arrivate a poche ore dal derby, hanno aggiunto benzina sul fuoco. Il club rossoblù, già alle prese con una situazione di classifica difficile, arriva a questa partita in un clima di contestazione e divisioni interne. Il presidente Eugenio Guarascio è al centro delle critiche, con una piazza che fatica a riconoscersi nella gestione societaria e nelle scelte prese nelle ultime settimane.
Il derby, che avrebbe dovuto rappresentare un’occasione per unire la città intorno alla squadra, rischia invece di diventare l’ennesimo capitolo di una crisi che sembra non trovare una soluzione. L’assenza dei tifosi giallorossi sugli spalti, dovuta al divieto di trasferta imposto per motivi di sicurezza dopo gli scontri dello scorso marzo, contribuisce a rendere l’atmosfera meno entusiasmante rispetto al passato.
Ordine pubblico e sicurezza al centro delle decisioni
Dal punto di vista della sicurezza, la scelta di riservare la Tribuna Rao agli accreditati giallorossi nasce dall’esigenza di evitare possibili tensioni. Tuttavia, molti tifosi rossoblù si chiedono perché non sia stato possibile trovare un’alternativa che permettesse di preservare l’accesso alla tribuna da parte del pubblico locale. La decisione, seppur motivata da ragioni logistiche e organizzative, lascia comunque l’amaro in bocca a una tifoseria che si sente penalizzata in uno dei match più sentiti della stagione.
Un derby dal sapore diverso
Cosenza-Catanzaro è molto più di una partita: è storia, rivalità, tradizione. Eppure, l’edizione 2024 di questo confronto rischia di essere ricordata più per le polemiche che per il calcio giocato. Con il Catanzaro in lotta per le posizioni di vertice e il Cosenza a caccia di punti per allontanarsi dall’ultimo posto, la partita di domani al San Vito-Marulla sarà decisiva per entrambe le squadre.
L’atmosfera, però, non sarà quella delle grandi occasioni. L’assenza dei tifosi giallorossi sugli spalti, le proteste dei sostenitori rossoblù e le divisioni interne alla società rischiano di offuscare il fascino di una sfida che, storicamente, ha sempre acceso i cuori delle due tifoserie.
Una riflessione per il futuro
Il derby di Calabria rappresenta un patrimonio per il calcio regionale e nazionale. Eventi di questa portata dovrebbero essere celebrati con entusiasmo e partecipazione, non soffocati da polemiche e decisioni impopolari. Il Cosenza Calcio, già in difficoltà per i risultati sul campo, deve fare i conti con una gestione che ha incrinato il rapporto con i tifosi. Dall’altra parte, il Catanzaro, che arriva a questa sfida con una situazione più serena, non potrà contare sul supporto del proprio pubblico in trasferta, elemento che avrebbe potuto rendere ancora più spettacolare l’evento.
Domani, alle 15:00, il San Vito-Marulla accoglierà un derby che, nonostante tutto, promette emozioni. Resta da vedere se il campo riuscirà a restituire la magia che sembra essere stata smarrita fuori dagli spalti.