venerdì 20 Giugno 2025

Esposito: “Quella punizione me la sentivo. Lo Spezia ha fatto una partita da dieci”

Nel silenzio assordante di un “Ceravolo” ammutolito dal doppio colpo dello Spezia, le parole di Francesco Pio Esposito, protagonista assoluto della semifinale d’andata playoff, risuonano come la voce di una consapevolezza nuova, quella di un talento che sta diventando certezza. L’attaccante classe 2005 ha trascinato i liguri con una punizione magistrale, aprendo le danze in un secondo tempo dominato, e si conferma uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano.

Gol, orgoglio e maturità: la crescita di un talento

“In questi due anni ho avuto modo di ammirare Salvatore nel battere le punizioni”, ha dichiarato ai microfoni ufficiali dello Spezia, riferendosi a suo fratello Salvatore Esposito, specialista della squadra. “È da un po’ che provo a batterle perché è una cosa che mi è sempre piaciuta; sto cercando di specializzarmi sempre di più”. L’occasione è arrivata sul campo più caldo della Serie B, e Francesco Pio non l’ha sprecata: “Me lo sentivo, volevo calciarla dopo averla conquistata”. Un gesto tecnico da leader, che testimonia quanto il ragazzo cresciuto nel vivaio dell’Inter stia diventando determinante.

Il primo tempo, come racconta lui stesso, è stato più complicato, con il Catanzaro attento a raddoppiare sulle due punte. Ma alla distanza, con più spazi e fiducia, il numero 70 aquilotto è salito in cattedra, segnando e contribuendo alla gestione di un secondo tempo pressoché perfetto.

Spezia, una partita perfetta. Ma la qualificazione è ancora aperta

“Abbiamo fatto una partita da dieci”, ha sottolineato Esposito, evidenziando la grande prova di squadra. “Nel primo tempo abbiamo attaccato solo noi, mentre nel secondo siamo riusciti a fare due gol in casa del Catanzaro, uno dei campi più ostici del campionato”. Ma il giovane bomber non si lascia andare a facili entusiasmi: “Non è finita. Nei playoff non conta la classifica: ogni partita è una storia a sé, e dobbiamo restare concentrati anche al ritorno”.

Uno spirito da veterano, che rivela maturità e consapevolezza. E che fa il paio con numeri importanti: con il gol di ieri, Esposito è diventato il terzo giocatore nato dopo il 2004 ad aver raggiunto quota 20 tra gol e assist in una stagione nei top cinque campionati europei. Una statistica da predestinato, che lui accoglie con umiltà: “Sono molto orgoglioso, perché so quanto ho lavorato dallo scorso anno, che è stato molto difficile per me. Probabilmente nessuno si sarebbe aspettato una stagione così da parte mia”.

Il pensiero ai tifosi e la promessa per il ritorno

Nel finale della sua intervista, Esposito non dimentica chi ha fatto più di 1.000 km per sostenerlo: “Ringrazio i tifosi che si sono fatti tredici ore di pullman per raggiungerci a Catanzaro. Li aspettiamo domenica al Picco per prenderci questa finale che ci meritiamo”. Un messaggio chiaro, diretto, che racchiude la forza e la fame di un gruppo e di un ragazzo che non si nasconde più.

L’appuntamento è per domenica, in un “Picco” che si annuncia infuocato. Il vantaggio maturato al “Ceravolo” è prezioso, ma non ancora definitivo. Il Catanzaro cercherà l’impresa, ma lo Spezia e Francesco Pio Esposito hanno già dimostrato di saper affrontare anche le missioni più difficili. E con questa testa, con questo piede e con questo cuore, la Serie A è sempre meno lontana.

Articoli correlati

Ultimi articoli