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martedì 18 Novembre 2025

Brescia e Cellino, ore contate: deferimento imminente. Lo rivela Criscitiello

La Serie B si prepara a vivere una nuova scossa giudiziaria che potrebbe cambiare, ancora una volta, gli equilibri nella parte bassa della classifica e negli incastri della post-season. Secondo quanto anticipato da Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, attraverso un post pubblicato sul proprio profilo X (ex Twitter), sarebbe ormai imminente il deferimento ufficiale nei confronti del Brescia Calcio e del suo presidente, Massimo Cellino.

Il deferimento in arrivo

“Entro sera, massimo domani mattina, arriverà il deferimento per il Brescia e per Massimo Cellino. Confermiamo udienza fissata alla fine della prossima settimana. La FIGC ha deciso per il pugno duro e tolleranza zero”, ha scritto Criscitiello nella serata di ieri, sottolineando la linea dura adottata dalla Federazione nei confronti del club lombardo.

Il caso ruota attorno all’acquisto, da parte del patron biancazzurro, di alcuni presunti crediti d’imposta da Gianluca Alfieri, un giovane imprenditore 25enne della provincia di Avellino. Proprio questi crediti, ritenuti irregolari, sarebbero alla base della possibile sanzione che rischia di costare carissimo alla società lombarda.

Le tappe del procedimento

Secondo quanto ricostruito da Criscitiello, l’udienza di primo grado si terrà il 3 giugno, mentre l’appello è già stato ipotizzato per il 15 o 16 giugno. Un calendario serrato, dettato dalla necessità di fornire risposte chiare prima della conclusione del campionato e della disputa dei playout, ora rinviati proprio a causa dell’inchiesta. La FIGC, nel frattempo, avrebbe già avviato l’iter disciplinare con una tempistica record.

Al termine del secondo grado, la questione approderà presso il Collegio di Garanzia del CONI, che dovrebbe pronunciarsi a fine mese, chiudendo così il cerchio su una vicenda che rischia di avere impatti notevoli anche sulla stagione sportiva in corso.

Le accuse e il possibile scenario

La vicenda dei crediti fiscali rappresenta l’elemento centrale dell’indagine e, se confermata, potrebbe portare a sanzioni molto pesanti. La responsabilità diretta del presidente Cellino, secondo le accuse ipotizzate, consisterebbe nell’aver stipulato un accordo economico con un soggetto privo delle necessarie garanzie legali e patrimoniali, incorrendo così in una gestione considerata non conforme alle normative federali.

Una sanzione al Brescia, che potrebbe andare dalla penalizzazione alla retrocessione d’ufficio, rimetterebbe in gioco numerosi scenari per la coda della classifica e per gli spareggi salvezza. Non a caso, il rinvio dei playout tra Ternana e Bari ha scatenato polemiche e attese: le sorti delle due squadre dipendono direttamente dalla sorte del club lombardo.

Le parole di Criscitiello e lo sfogo social

Non nuovo a scoperte clamorose e anticipazioni scottanti, Criscitiello aveva già lanciato un primo segnale nella giornata di lunedì, scrivendo: “Cellino avrebbe acquistato da Gianluca Alfieri i famosi crediti d’imposta che stanno mandando il Brescia in C. Alfieri ha 25 anni, della Provincia di Avellino. Qualche controllino prima Cellino però poteva farlo”.

Un post al vetriolo che ha attirato numerose reazioni e che ha rafforzato la sensazione di un’inchiesta destinata a incidere ben oltre i confini societari, diventando anche una questione di credibilità per l’intero sistema calcio. In un altro messaggio, Criscitiello ha poi delineato l’agenda delle prossime settimane, tra udienze e verdetti sportivi attesissimi.

Impatto sul campionato e riflessi su Catanzaro

La notizia del deferimento, qualora confermata, rischia di generare un effetto domino sull’intero campionato cadetto. Il Catanzaro, già impegnato nelle semifinali playoff contro lo Spezia, guarda con attenzione alle evoluzioni extracampo, che potrebbero influire anche sulla composizione del prossimo torneo di Serie B o, in scenari estremi, sulle stesse promozioni e retrocessioni.

Nel frattempo, la speranza dei tifosi è che le sentenze arrivino in tempi compatibili con lo svolgimento regolare della post-season, evitando di contaminare i risultati sportivi con verdetti giudiziari a stagione conclusa.

Il caso Brescia-Cellino si configura come una delle pagine più controverse di questa stagione di Serie B, tanto sul piano sportivo quanto su quello etico e regolamentare. L’attesa per il deferimento, che secondo quanto riportato da Sportitalia dovrebbe arrivare entro poche ore, segna l’inizio di una fase cruciale per la giustizia sportiva.

Se la FIGC adotterà davvero il “pugno duro”, come promesso, allora ci saranno conseguenze inevitabili. E, ancora una volta, il calcio italiano dovrà fare i conti con le proprie fragilità, tra gestione societaria opaca e confini labili tra legalità e illecito. Tutti gli occhi sono puntati su Roma, dove nelle prossime settimane si deciderà il futuro di una piazza storica e, forse, l’equilibrio dell’intera Serie B.

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