Pietro Iemmello, attaccante del Catanzaro, intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport, è tornato sugli episodi di Foggia di lunedì sera: “Mi hanno detto che i tifosi si erano risentiti perché avevo preso la palla per battere e fare il terzo gol. Anche Galano del Bari era stato trattatomale.Con gli ex della retrocessione fanno sempre così. E quando c’è il mio nome divento il capro espiatorio. Non sono mai sceso a compromessi, il motivo è solo questo. Anche a Perugia: ho fatto 19 gol, siamo retrocessi e se la sono presa soltanto con me. Devo ringraziare i compagni per come mi sono stati vicini, in campo e fuori. Dopo il primo gol avevamo pareggiato e volevo riprendere in fretta il gioco, dopo il secondo sul 4-1 non era il caso.
Negli ultimi 30 anni a Foggia nessuno ha segnato quanto me. Ho fatto rinunce come quella di Lanciano, ho dimostrato di tenerci, è la piazza che mi ha lanciato e avevo nel cuore. Nessun rimorso. E’ una grande tifoseria, ma con tanti difetti. Chi è entrato in campo è stato un caso isolato, credo, figlio del degrado e della maleducazione che in città ci sono ancora. Cattive frequentazioni a Foggia? No, mai. Domenica sera alcuni tifosi sono venuti a salutarmi in hotel. Avevo tanti contatti, non con la malavita. Se mi dovesse capitare di tornare a Foggia? Di certo non mi darò malato, non ho paura, ci tornerò”.
Fonte: tuttoc.com
Foto: US Catanzaro 1929